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Leao risponde alle critiche di Di Canio in tv: twitta la vecchia foto del saluto romano


L'opinionista Sky se l'era presa con Rafa e Theo dopo il casocooling break, invitando i compagni a prenderli a “cazzottoni”. Il portoghese ha pubblicato l'immagine del 2005 del Di Canio calciatore. L'ex laziale nel 2017 aveva detto: “Il saluto romano sotto la Nord è la cosa di cui più mi pento nella mia carriera”




Giornalista

2 settembre 2024 (modifica alle 22:02) – MILANO

Rafa Leao pubblica su X un'immagine di Paolo Di Canio, quell'immagine: Di Canio calciatore che nel 2005 fa il saluto romano allo stadio. Chiaramente, è una risposta alle critiche dell'opinionista Sky, che in tv era stato durissimo con Theo e Leao per il casocooling break di sabato sera a Roma. Il significato è chiaro e riassumibile in sei parole: “Da che pulpito viene la predica…”.

che cosa aveva detto

Prima di tutto, le parole. Di Canio ieri sera a Sky Calcio Club aveva commentato così l'episodio di Roma. “Tutti buonisti a dire 'ma sono ragazzotti…'. Ma prende quasi 8 milioni, è capitano… al Milan! Se succede al dopolavoro ai miei amici, se uno si mette lì con la pancia in disparte, io gli dico: 'ao che stai facendo? ma vieni qua, stiamo parlando'”. E ancora: “Stiamo parlando di cose serie, è una vergogna, il capitano si mette a parlare, è delegittimazione. Ma che stai facendo? I compagni adesso… ma attaccati al muro, ma veramente con i cazzottoni”. Il tono è concitato e qualche frase interrotta, ma il senso è chiaro: per Di Canio, lo spogliatoio potrebbe reagire fisicamente alla presa di posizione di Leao e Theo, che non si sono uniti a loro nel time out delcooling break.

la motivazione

Leao insomma ha giudicato eccessivo l'astio. Ha visto il video di Di Canio che invitava a prendere lui e Theo a pugni e gli ha risposto. Ha usato i social – come ha fatto altre volte – per mandare un messaggio al mondo… ea una persona in particolare. Gli ha ricordato di essere stato un fascista.

Di Canio nel 2017, in un'intervista al Corriere della Sera, aveva parlato del suo passato. Ai tempi, era al centro di un'altra polemica: una fotografia aveva mostrato sul suo braccio destro un tatuaggio con la scritta «Dux». Seguì sospensione da parte di Sky. “Il derby con la Roma, il saluto romano sotto la curva Nord, è la cosa di cui mi più mi pento nella mia carriera – disse Di Canio -. Quello è un ambito sportivo, è stupido fare un gesto politico che magari può essere condiviso da alcuni spettatori e amareggiarne molti altri. Non avrei mai dovuto farlo. Lo sport deve restare fuori da certe cose. Io fascista? Preferirei evitare le etichette. Ho sempre spiegato come la penso, non è un mistero. Ma se mi chiede delle leggi razziali, dell'antisemitismo, dell'appoggio al nazismo, quelle sono cose che mi fanno ribrezzo. Non rinnego le mie idee. E la gente cambia. Io sono cambiato, non da ieri”.





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