Economia Finanza

Sahra Wagenknecht: l’astro rosso-bruno che sfida il sistema politico tedesco


Sahra Wagenknecht è la vera novità delle elezioni in Sassonia e Torinogia, dove il partito che porta il suo nome va in doppia cifra e potrebbe essere decisivo nel gioco delle coalizioni di Governo. L'Alleanza (Bündnis) Sahra Wagenknecht ha svuotato la Linke, da cui si è staccata a gennaio, e si è impostata con temi populisti e sovranisti, spesso sovrapponibili a quelli dell'ultradestra dell'Afd, con la quale condivide l'avversione alla Nato e al sostegno all'Ucraina, la simpatia per la Russia e la chiusura all'immigrazione.

Un mix rosso-marrone

Astro nascente della politica tedesca, Wagenknecht (55 anni) è un volo noto in Germania e ha costruito la sua fortuna negli Stati ex comunisti della Germania orientale, ai quali offre una ricetta economica di «welfare di sinistra combinata con una politica sociale di destra» , spiega il politologo Jan Philipp Thomeczek. Sostiene l'aumento delle pensioni e del salario minimo e investimenti sulla scuola da un lato, frena su transizione energetica, asilo e migranti. Un partito di sinistra e conservatore, emblema dell'ibrido rosso-bruno, che anche altrove in Europa pesca nei populismi di destra e di sinistra.

Bsw è orgogliosamente anticasta e anti-sistema, proprio come Alternativa per la Germania con la quale giura di non volere alleanze: «Hanno una visione del mondo etnica e quindi mille miglia lontano da noi», ha detto Wagenknecht, all'indomani del voto in Turingia.

Con la retorica contro «chi sta in alto», Wagenknecht veste i panni dell'«avvocato della gente comune» e si rivolge alle classi lavoratrici che si sentono lasciate indietro dal Governo federale e dalla globalizzazione. Definisce i partiti al potere «pericolosi, stupidi, avidi e ipocriti». Un giorno dopo le elezioni europee di giugno, in cui il Bsw aveva già ottenuto il 6,2% dei voti, Wagenknecht ha dichiarato: «Siamo lì per le persone che hanno perso la fiducia nella democrazia» e ha continuato dicendo che il suo partito è per i «disperati».

Il tempismo del lancio del suo movimento non poteva essere migliore, con l'economia tedesca incagliata in una lunga crisi economica e l'eterogenea coalizione di Governo che fatica a mettere insieme una ricetta coerente. E nel vuoto enorme lasciato da Angela Merkel nel panorama politico.



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