Music

Oggi “Anti EP” degli Autechre compie 30 anni


Nel 2005, alla domanda se alla loro arte poteva essere attribuito un qualche significato o valore politico, gli Autechre ammisero di no, o almeno che «senza parole, immagini, riferimenti letterali, è difficilissimo [fare musica politica]».

Ma nella loro discografia c'è una grossa eccezione, per altro non casuale.

Nel 1994, su iniziativa del governo conservatore di Giovanni Maggioreil parlamento inglese introduce il Criminal Justice And Public Order Act.

Col chiaro intento di stroncare il fenomeno dei rave party – un grave problema di ordine pubblico, secondo l'establishment – ​​la legge, tra l'altro, dava la facoltà alla polizia di disperdere assembramenti all'aperto di 20 o più persone nei quali «viene riprodotta musica amplificata». Con involontaria comicità, più avanti il ​​testo cercava di chiarire cosa dovesse intendersi (almeno in questo caso) per “musica”, cioè «suona interamente o per la maggior parte isolata dall'emissione di una sequenza di battute ripetitive» (è tutto vero ed è ancora lì).

Ancora prima che il disegno di legge fosse effettivamente approvato, e la Warp Records e gli Autechre – impegnati a lavorare sul seguito di Incunabula – reagirono pubblicando l'ep “Anti”.

Lo confezionarono con una bella etichetta che chiariva: «ATTENZIONE. Lost e Djarum contengono beat ripetitivi. Vi sconsigliamo di suonarle se la Criminal Justice Bill diventa legge. Flutter è stata programmata in modo tale che nessuna battuta contenga beat identici e quindi può essere suonata anche se quella legge entrerà in vigore. Comunque, consigliamo ai DJ di farsi sempre accompagnare da un avvocato e da un musicologo che possano confermare la natura non ripetitiva della musica, nel caso venissero infastiditi dalla polizia».

Tutti i ricavi dalle vendite dell'ep andarono al gruppo attivista Liberty; lo adesivo concludeva: «gli Autechre non sono allineati. Questa iniziativa riguarda la salvaguardia della libertà personale».

Tra le tracce, “Djarum” sembra quella più legata alle poliritmie organiche di “Incunabula”, mentre il tessuto fluttuante di “Lost” anticipa le atmosfere eteree di “Amber”. E poi appunto “Flutter”, che quantomeno già ad un orecchio pagano sembra tenere fede alla premessa iniziale: è un coacervo di beat scomposti, disallineati, incongruenti, filtrati sparsi su una melodia semplice e ripetitiva al limite dell'ipnosi. Poi rimane solo quella, gli ultimi 3 minuti sono un'uscita di scena in campo lungo, affievolita e sempre più ovattata verso il silenzio.

“Anti” non contiene musica politica, è in sé un atto politico. Più che le parole (assenti) e le immagini che evoca (ma ovviamente non descrive), in questo caso conta è il gesto: il concetto e la sua realizzazione tecnica.

L'articolo nella sua forma originale è contenuto su 'Non siamo di qui' che ringraziamo per la gentile concessione.

Pubblicazione: 3 settembre 1994
Durata: 24:40
Dischi: 1
Tracce: 3
Genere: Musica da ballo intelligente
Etichetta: Ordito
Produttore: Autechre

Elenco tracce:

Perduto
Djarum
Svolazzare



Source link

Leave a Reply

Your email address will not be published. Required fields are marked *