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Tesla, offensiva d’autunno: arriva il Robotaxi, poi Model Y Juniper e la piccola Model 2


Giovedì 10 ottobre è atteso il debutto del veicolo a guida autonoma che condivide la meccanica con la vettura compatta, prevista nel 2026: nel frattempo è tempo di restyling anche per l'elettrica più venduta al mondo

Gianluigi Giannetti

4 settembre – 13:39 – MILANO

Esiste un problema per Elon Musk che va ben oltre l'esito della campagna elettorale di Donald Trump o ancora la censura da parte del Brasile al suo social network X, per la presunta diffusione di false informazioni. Il problema è a Muro di stradacon le azioni Tesla passate dai 263 dollari del 5 luglio ai 211 del 3 settembre, tutto questo dopo una faticosa ripresa che ha risollevato il titolo dallo sprofondo di 142 dollari del 22 aprile. Teslain sostanza, ha bisogno di argomenti che suggeriscono solidità e allontanino le speculazioni a breve termine che producono paurose oscillazioni. La risposta di Elon Musk sarà cinematograficaquesto possiamo dirlo. Secondo la stampa statunitense è ormai certo l'affitto degli studi Warner Bros di Burbank in California per l'evento di lancio del prodotto forse più intrigante nel suggerire alla Borsa le capacità di Tesla nell'intelligenza artificiale e nell'utilizzo del software per la guida autonoma. Il 10 ottobre prossimo dovrebbe avvenire la presentazione del nuovo Robotaxi Teslaun veicolo in grado di trasportare persone senza la presenza di un conducente, con capacità di gestione evoluta del traffico. E non è neppure un caso che attraverso la rete trapelino indiscrezioni circa le attività di mappatura avanzata che Tesla starebbe effettuando proprio nei dintorni degli studi Warner Bros di Burbank, come suggerire una probabile dimostrazione su strada già nel giorno della presentazione. A questo punto, forse inevitabile. Aiuta a ricordare che Elon Musk già dalla primavera fissò personalmente per l'8 agosto scorso la data di presentazione del Robotaxi, salvo intervenire laconico su X a giustificare lo slittamento: “Il tempo in più ci aiuterà a sistemare alcuni dettagli”.

Con il volante o senza

Giudicare cosa saprà fare effettivamente il Robotaxiparadossalmente, è forse meno rilevante che mai. Tesla ne ha davvero bisogno argomenti per accreditarsi in quel mondo nuovo di software cognitivo e guida autonoma che tanto interessa la finanza, anche se i riscontri pratici sono quelli di una domanda ancora tutta da inventare. Parliamo dell'evoluzione degli attuali sistemi di guida di cui dispone le vetture Tesla in una piattaforma in grado realmente di gestire l'auto senza intervento del conducente, e addirittura in assenza del proprietario, che la metterebbe così a disposizione di estranei nei momenti di non utilizzo, traendone un guadagno. Una formula di taxi accessibile tramite prenotazioneche giunge a destinazione senza guidatore e trasporta i passeggeri alla meta desiderata, per poi tornare a casa del titolare del mezzo. Per spiegarsi, però, basterà un promettente “primo giro dell'isolato”. La seconda partita che va invece a giocare il Robotaxi parte invece dal presupposto che la sua piattaforma meccanica sarà sicuramente condivisa con la vettura Tesla più attesa dal pubblicoormai è nota Modello 2 destinata a prendere slancio dunque da un progetto più ampio e arrivare alla produzione in serie entro l'ultimo trimestre 2025 presso la fabbrica di Shanghai, salvo sbarcare nel 2026 anche nell'impianto europeo di Berlino. Dimensioni ben più compatte rispetto ad una Model 3, certo, ma con la missione di mantenerlo prezzo ben al di sotto dei 30.000 euro.

sfida doppia

Del resto, proprio l'Europa si sta rivelando per Musk un osso più duro del previstoDopo averlo issato Modello Y in solitaria in vetta alle vendite di vetture elettriche, a luglio è stato il risultato complessivo a mancare, con Bmw che supera Tesla nelle iomatrici a batteria in Europa, con 14.869 unità contro 14.561. La risposta Tesla si chiama Ginepro, aggiornamento del modello Y lanciata ormai nel 2020 e pronta al debutto nel primo trimestre 2025con una pianificazione che per la Cina prevede una vendita variante a 6 o 7 posti in arrivo a fine dello stesso anno.





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