Istruzione

La capitale degli Stati Uniti? Los Angeles. Nel quiz tv “Reazione a catena” strafalcioni sulla geografia. Un problema che parte dalla scuola – Orizzonte Scuola Notizie


“Le abbiamo perse, non sono parecchi milioni le prof di geografia”. Questa è la sarcastica constatazione di Pino Insegno, conduttore di “Reazione a Catena”, di fronte all'ennesima gaffe geografica dei concorrenti. L'ultima, clamorosa, ha visto un partecipante indicare Los Angeles come capitale degli Stati Uniti.

Le battute di Insegno, diventate ormai un tormentone del programma, hanno scatenato l'ironia sociale, ma anche acceso i riflettori su un problema reale: la scarsa conoscenza geografica degli italiani. Un problema che, come sottolineano gli insegnanti, affonda le sue radici nella progressiva svalutazione della geografia all'interno del sistema scolastico.

Le associazioni dei geografi, già a giugno, avevano lanciato un appello per “valorizzare l'insegnamento della cartografia” e “superare definitivamente un approccio di tipo nozionistico/mnemonico”. Richieste che si aggiungono a quelle di molti docenti, come l'insegnante di Roma che a gennaio denunciava: “Bisogna muoversi, se non vogliamo avere generazioni di nuovi schiavi informatici […] che non sanno trovare Napoli su una semplicissima carta geografica”.

Paola Frassinetti, sottosegretaria all'Istruzione, ha riconosciuto la necessità di un cambio di rotta, indicando tra i punti cardine della revisione delle Indicazioni Nazionali la “centralità di storia e geografia”.

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Un curriculum verticale per una materia strategica

Le associazioni chiedono l'attivazione di un “curriculum verticale di geografia” che accompagni gli studenti dalla scuola dell'infanzia al liceo, garantendo continuità didattica e un apprendimento significativo. Un percorso che non si limiti alla mera trasmissione di nozioni, ma che metta al centro lo sviluppo di competenze trasversali come l'osservazione, l'orientamento, lo spirito critico, la geo-graficità.

Valorizzare la cartografia e le nuove tecnologie

Particolare attenzione va dedicata alla cartografia, strumento fondamentale per la lettura e l'interpretazione del territorio. Le associazioni propongono di introdurre l'utilizzo dei GIS (Geoographic Information System), software che permettono di creare, analizzare e gestire dati geografici. Un modo per avvicinare gli studenti alle nuove tecnologie e fornire le loro competenze digitali sempre più richieste nel mondo del lavoro.

Docenti specializzati e maggiore attenzione al territorio

Cruciale, secondo i geografi, è la presenza di docenti specializzati, laureati in geografia, in grado di trasmettere agli studenti la passione per la materia e di guidarli nella scoperta del territorio. Un territorio inteso non solo come spazio fisico, ma anche come intreccio di relazioni umane, economiche e culturali.

Le richieste specifiche per ogni ordine e grado

Le associazioni hanno elaborato una serie di proposte concrete per migliorare l'insegnamento della geografia a tutti i livelli scolastici:

  • Scuola dell'infanzia: maggiore attenzione alla dimensione spaziale nei campi di esperienza “Corpo e movimento” e “La conoscenza del mondo”.
  • Scuola primaria e secondaria di primo grado: revisione degli obiettivi di apprendimento e introduzione di attività laboratoriali e uscite sul territorio.
  • Scuola secondaria di secondo grado: introduzione dell'insegnamento della geografia generale, della geopolitica e della geografia economica nei diversi indirizzi di studio.



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