Istruzione

Neoassunti a tempo indeterminato e con incarico per il ruolo 24/25: assegnazione tutor e anno di prova. Quello che c'è da sapere


I docenti neoassunti a tempo indeterminato nonché quelli assunti da GPS sostegno prima fascia e concorso straordinario bis dovranno svolgere l’anno di prova: dall’assegnazione del tutor alla verifica finale.

Assunzioni 2024/25

Le immissioni in ruolo ordinarie, almeno quelle da svolgere entro il 31/08, sono state ormai quasi tutte concluse, fatti salvi eventuali turni di nomina in surroga dovuti a possibili rinunce nell’ambito della fase due (quella in cui si assegnano le sedi agli immessi in ruolo) e quelle entro il 31/08. Analogamente, si è conclusa l’assegnazione degli incarichi finalizzati al ruolo da GPS sostegno prima fascia, ivi compresa la mini call veloce che ha permesso agli inclusi nelle predette graduatorie di essere assunti in province diverse da quella di inclusione.

Il percorso che seguiranno le due categorie di assunti sopra citate (cui aggiungere gli assunti dalle GM dello straordinario bis), come sappiamo, è differente in quanto:

  1. i docenti GaE e GM sono assunti direttamente in ruolo (fanno eccezione gli assunti non abilitati vincitori del concorso PNRR 2023 scuola secondaria, i quali sono assunti dapprima a tempo determinato, conseguono l’abilitazione e l’a.s. successivo sono assunti in ruolo e avviati all’anno di prova. Approfondisci);
  2. i docenti GPS sostegno prima fascia sono assunti a tempo determinato, svolgono nel corso del contratto a tempo determinato l’anno di prova e la lezione simulata e poi sono assunti in ruolo l’a.s. successivo con decorrenza giuridica dalla data di inizio del servizio a tempo determinato, previo superamento dell’anno di prova e della lezione simulata;
  3. i docenti delle GM del concorso straordinaria bis sono assunti a tempo determinato, svolgono nel corso del contratto a tempo determinato l’anno di prova e il previsto percorso universitario (acquisizione di 5 CFU) e poi l’a.s. successivo sono assunti a tempo indeterminato, previo superamento dell’anno di prova e della prova conclusiva del percorso universitario.

Le tre categorie di docenti sopra riportate, pur essendo assunti gli uni con contratto a tempo indeterminato e gli altri a tempo determinato, hanno in comune il fatto che tutti, nel corso del primo anno di assunzione (eccetto i vincitori non abilitati del concorso PNRR 2023 scuola secondaria), dovranno svolgere il percorso di formazione e periodo annuale di prova (d’ora in avanti anno di prova), con la differenza che gli immessi direttamente a tempo indeterminato (da GaE e GM) non svolgono la lezione simulata (prevista per gli assunti da GPS) e il percorso universitario (previsto per gli assunti dal concorso straordinario bis), ai fini della conferma in ruolo. In tutti e tre i casi, l’anno di prova si svolge secondo quanto previsto dalla medesima disposizione legislativa, ossia l’art. 13 del D.lgs. 59/2017 e l’attuativo DM n. 226/2022.

Assegnazione tutor

La prima operazione di cui sono protagonisti i docenti neo assunti sopra elencati è l’assegnazione agli stessi del docente tutor che li seguirà durante lo svolgimento dell’anno di prova. Ai sensi del DM 226/2022 e delle indicazioni di cui all’annuale nota sull’anno di prova 2023/24, il docente tutor:

  • è designato tra i docenti in servizio nella scuola dal dirigente scolastico, sentito il parere del collegio docenti; opera possibilmente nello stesso plesso del docente in periodo di formazione e prova;
  • nella scuola secondaria di primo e secondo grado, appartiene alla medesima classe di concorso dei docenti in periodo di prova a lui affidati ovvero è in possesso della relativa abilitazione. In caso di motivata impossibilità, si procede alla designazione per classe affine oppure per area disciplinare;
  • è designato prioritariamente (in caso di più docenti interessati a tale ruolo), se in possesso di uno o più tra i titoli previsti per la designazione dei docenti tutor per i percorsi di abilitazione previsti dalla normativa vigente nonché di adeguate competenze culturali, comprovate esperienze didattiche, attitudine a svolgere funzioni di tutoraggio, counseling, supervisione professionale;
  • può seguire al massimo tre docenti in anno di prova (ossia gli possono essere assegnati al massimo tre docenti che devono svolgere il predetto anno).

Quanto ai compiti che deve svolgere, come leggiamo nella suddetta nota, il docente tutor assicura il collegamento con il lavoro didattico sul campo e si qualifica come “mentor” per gli insegnanti neoassunti, specie di coloro che si affacciano per la prima volta all’insegnamento. Questi, in linea generale, i compiti che svolge il tutor:

  • accoglie il neo assunto nella comunità professionale;
  • favorisce la sua partecipazione ai diversi momenti della vita collegiale della scuola;
  • esercita ogni utile forma di ascolto, consulenza e collaborazione per migliorare la qualità e l’efficacia dell’insegnamento.;
  • predispone momenti di reciproca osservazione in classe (peer to peer);
  • può anche procedere all’elaborazione, sperimentazione, validazione di risorse didattiche e unità di apprendimento;
  • predispone la relazione/istruttoria che sarà oggetto di discussione in sede di valutazione finale.

Al tutor, ricordiamolo, sono riconosciuti:

  • un compenso economico nell’ambito delle risorse assegnate alla scuola per il Miglioramento dell’Offerta formativa;
  • una specifica attestazione dell’attività svolta, inserita nel curriculum professionale e che forma parte integrante del fascicolo personale. L’attività in questione è attesta ai sensi dell’art. 1, comma 124, della L. 107/2015, quindi rientrante tra le attività di formazione in servizio obbligatoria, permanente e strutturale. 

Anno prova: sintesi attività

Stando al DM 226/2022 nonché alle indicazioni della nota a.s. 2023/24, queste in sintesi le attività che i docenti in anno di formazione e prova dovranno svolgere:

  • bilancio di competenze iniziale redatto, entro il secondo mese di servizio, dal docente in anno di prova in collaborazione con il tutor;
  • patto per lo sviluppo professionale, stabilito tra dirigente scolastico e docente in anno di prova, sentito il docente tutor, sulla base del bilancio di competenze iniziale; in esso sono definiti gli obiettivi di sviluppo delle competenze di natura culturale, disciplinare, pedagogica, didattico-metodologica e relazionale, da raggiungere attraverso le previste attività formative e la partecipazione ad attività formative attivate dall’istituzione scolastica o da reti di scuole;
  • attività formative (per un totale di 50 ore);
  • portfolio professionale (che contiene anche alcuni dei documenti prodotti e riportati nel presente elenco, come il bilancio di competenze iniziale e finale);
  • bilancio di competenze finale, stilato dal docenti in anno di prova con la supervisione del docente tutor, al fine di registrare i progressi di professionalità, l’impatto delle azioni formative realizzate e gli sviluppi ulteriori da ipotizzare;
  • colloquio innanzi al Comitato per la valutazione dei docenti;
  • test finale (contestualmente al colloquio) innanzi al Comitato per la valutazione dei docenti;
  • espressione parere da parte del Comitato;
  • valutazione finale del dirigente scolastico.

Evidenziamo che:

  • il superamento dell’anno di prova è subordinato allo svolgimento del servizio effettivamente prestato per almeno 180 giorni nel corso dell’a.s., di cui almeno 120 per le attività didattiche;
  • qualora il docente non superi il test finale ovvero in caso di valutazione negativa del percorso di formazione e periodo annuale di prova in servizio, lo stesso (docente) effettuerà un secondo percorso di formazione e prova, non ulteriormente rinnovabile. Dunque, il percorso può essere ripetuto una sola volta;
  • il percorso di formazione e periodo annuale di prova in servizio si può rinviare nei casi di fruizione di assegno di ricerca o di frequenza di dottorato di ricerca, sino al primo anno scolastico utile dopo la fine dell’impegno. Il rinvio, inoltre, è possibile in tutti gli altri casi previsti dalla normativa vigente.

Quanto alle attività formative sopra citate, cui sono destinate 50 ore, le stesse si articolano in 4 fasi:

  • incontri propedeutici e di restituzione finale (6 ore);
  • laboratori formativi (12 ore);
  • “peer to peer” e osservazione in classe (12 ore);
  •  formazione on-line (20 ore).

Le attività di formazione online di cui all’ultimo punto, precisiamolo, si svolgono nell’ambiente Indire e si configurano in modo strettamente connesso con le attività in presenza, consentendo di documentare il percorso e riflettere sulle competenze acquisite.  Nello specifico, l’attività online consisterà in:

  • analisi e riflessioni sul proprio percorso formativo;
  • elaborazione di un proprio portfolio professionale (quella di cui sopra) che documenta la progettazione, la realizzazione e la valutazione delle attività didattiche;
  • compilazione di questionari per il monitoraggio delle diverse fasi del percorso formativo;
  • libera ricerca di materiali di studio, risorse didattiche, siti dedicati, messi a disposizione durante il percorso formativo.

Non è previsto al riguardo il tracciamento delle ore svolte, trattandosi di un’indicazione di massima in base alle attività da svolgere. Generalmente, l’ambiente online Indire è disponibile dal mese di novembre.

Valutazione finale

Svolti i previsti giorni di servizio e tutte le previste attività, il docente neoassunto è chiamato a sostenere il colloquio e il test finale innanzi al Comitato di valutazione, che è convocato dal dirigente per esprimere il parere sul superamento dell’anno di prova.

Il colloquio prende avvio dalla presentazione delle attività di insegnamento e formazione e della relativa documentazione contenuta nel portfolio professionale, consegnato preliminarmente al dirigente scolastico il quale, a sua volta, lo trasmette al Comitato almeno cinque giorni prima della data fissata per il colloquio. Contestualmente al colloquio si svolge il test finale, consistente nella discussione e valutazione delle risultanze della documentazione contenuta nell’istruttoria formulata dal tutor accogliente e nella relazione del dirigente scolastico.

Come chiarito lo scorso anno dal MIM (chiarimento riportato sul sito dell’Indire), il “test finale” non è da intendersi come una prova ulteriore da somministrare al docente neoassunto in un momento dedicato, ma si tratta piuttosto della risultanza della documentazione dell’istruttoria, ovvero della documentazione che viene presentata in sede di Comitato di valutazione almeno 5 giorni prima della discussione. Tale documentazione consiste nella relazione del tutor a esito delle osservazioni condotte nel corso dell’accompagnamento del percorso di prova del neoassunto e dalla relazione del dirigente scolastico. Il test finale consiste dunque nella documentazione che è finalizzata a dimostrare l’effettivo raggiungimento di quegli obiettivi e di quelle competenze individuate all’inizio del percorso tramite la messa a punto del Bilancio iniziale. Se il test è costituito dalla documentazione, il colloquio, invece, rappresenta il cuore della prova di valutazione e riguarda la verifica dell’acquisizione delle competenze.

Superato l’anno di prova:

  • i docenti assunti da GaE e GM sono sono confermati in ruolo;
  • per ottenere la conferma in ruolo, i docenti assunti da GPS sostegno prima fascia devono superare anche la lezione simulata che si svolge sempre innanzi al comitato di valutazione integrato, per l’occasione, da un componente esterno individuato dall’USR;
  • per ottenere la conferma in ruolo, i docenti assunti da concorso straordinario bis devono superare anche il percorso formativo universitario.

Puntualizziamo che:

  • l’anno di prova, come detto sopra, in caso di mancato superamento si può ripetere una sola volta (diverso il caso del rinvio);
  • la lezione simulata non si può ripetere e il mancato superamento comporta la decadenza dalla procedura e quindi l’impossibilità di essere assunti in ruolo;
  • il percorso universitario non si può ripetere e il mancato superamento comporta la decadenza dalla procedura e quindi l’impossibilità di essere assunti in ruolo;
  • quanto detto per gli assunti da GPS sostegno a.s. 2024/25 è valido anche per gli assunti da GPS sostegno a.s. 23/24,  da GPS sostegno a.s. 22/23 e da GPS sostegno e posto comune a.s.  21/22, che hanno rinviato l’anno di prova e devono pertanto svolgerlo nell’a.s. 2024/25. Evidenziamo che gli assunti nel 21/22 e nel 22/23 non svolgono la lezione simulata ma una prova disciplinare.

NB: alcune indicazioni di cui alla nota a.s. 2023/24 potrebbero cambiare. Se così fosse, comunicheremo immediatamente le novità, tramite i nostri articoli.

Le risposte ai quesiti

È possibile inviare un quesito all’indirizzo [email protected] (non è assicurata risposta individuale ma la trattazione di tematiche generali).



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