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Taremi risponde agli insulti: “I calciatori non sono responsabili delle condizioni dell’Iran”


Prima segna il gol vittoria contro il Kirghizistan e poi difende la squadra dalle critiche “politiche”, anche in conferenza stampa

Mehdi Taremiattaccante dell'Inter, è andato a segno con la nazionale dell'Iran firmando il gol vittoria sul Kirghizistan dopo 34 minuti di partita. Tre punti che portano la nazionale mediorientale al primo posto nella classifica del Gruppo A della zona asiatica nelle qualificazioni al Mondiale 2026. Ma per alcuni tifosi questo non è stato abbastanza per evitargli critiche e insulti.

la vicenda

Da eroe della partita a “persona senza onore”. In conferenza stampa Taremi si è sfogato ed è andato all'attacco nei confronti di coloro che lo hanno chiamato Bisharaf, il figlio di Diouna parolaccia in lingua persiana. “Mi è stato detto di non dire nulla, ma Bisharaf, il figlio di Dio è una parola scortese. Non possono chiamarci così”, ha replicato il calciatore nerazzurro. Taremi è poi andato all'origine della contestazione senza usare mezzi termini. “Qual è la nostra responsabilità? – si è chiesto l'attaccante- Siamo noi calciatori responsabili delle cose che stanno accadendo nel nostro Paese? Quindi che la situazione economica del Paese è difficile per tutti. Non sono i giocatori a mancare di onore. Abbiamo distrutto l'Iran? L'onore è importante. Sappiamo che la situazione per tutti gli iraniani è terribile e dura. I giocatori stanno dalla parte del popolo e condividono le sue profonde lamentele”.



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