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Barelli confermato alla guida della Federnuoto per la settima volta di fila


Unico a correre dopo i vari ricorsi persi da Rampelli per l'irregolarità sulla presentazione della candidatura, ha ottenuto il 77,7% dei voti, superando così il quorum del 66,6% necessario per garantire l'elezione




Giornalista

7 settembre 2024 (modifica alle 16:08) – ROMA

Il Settebello personale di Paolo Barelli, eletto oggi, in un hotel della Capitale, alla guida della Federnuoto per la settima volta di fila col 77,70% delle preferenze (14.650 voti), mentre le bianche sono 4.205 (20%). Nel 2020 ha ottenuto 9811 voti, pari al 71,54%. Settanta anni compiuti a giugno, fu nominato presidente della Fin per la prima volta il 15 ottobre del 2000: in precedenza ne era stato consigliere dal 1984, vice presidente dal 1987 e capo delegazione ai Giochi Olimpici dall'edizione di Seul 1988. Da atleta Barelli è stato 20 volte campione italiano e 22 volte primatista italiano di nuoto, partecipando ai Giochi di Monaco 1972 ea due finali olimpiche a Montreal 1976, dove ha conquistato il settimo posto con la staffetta 4×100 mista e l'ottavo con la 4×200 stile. C'era anche lui in quella prima storica medaglia mondiale del nuoto italiano maschile: il bronzo con la staffetta 4×100 stile libero a Cali, in Colombia, nel 1975.

Quorum definitivo con 707 società 263 in proprio e 444 deleghe, 15.715 voti, totale 81,45% 223 tecnici, 1060 voti 207 atleti, 2048 voti

niente ribaltone

Non ha avuto successo quindi “Acqua Libera”, un movimento con un leader come Fabio Rampelli che, dopo l'istanza respinta giovedì dal Collegio di garanzia del Coni per irregolarità sulla presentazione della candidatura, aveva invitato a votare scheda bianca per non far raggiungere a Barelli il 66,6% dei voti e rende quindi nulla l'assemblea, con relative poi nuove elezioni da indire entro 60 giorni. Un obiettivo….





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