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Oro e lacrime a Parigi: Caironi vince, Sabatini cade quando è 1ª e ostacola Contrafatto (poi 3ª)


Rocambolesca conclusione dei 100 metri femminili T63. Non riesce il bis della tripletta di Tokyo. Dopo il ricorso è podio per due azzurre

Simone Corbetta

7 settembre 2024 (modifica alle 23:14) – PARIGI

Una pista traditrice. Allo Stade de France di Saint Denis, quella che doveva essere una festa si è trasformata, in parte, in un grande rimpianto. Nei 100m T63, dove le nostre “Charlie's Angels” Martina CaironiMonica Contrafatto ed Ambra Sabatini erano le preferite, anche osservando le semifinali di questa mattina, è successo di tutto. Partenza sprint dell'indonesiana Tiarani, con le nostre ragazze che pian piano recuperano il distacco. A metà pista Martina, Ambra e Monica si trovavano in ottima posizione, accelerando per lo sprint finale. Sembrava potesse accadere il remake di Tokyo, con la tripletta tricolore, poi il dramma. La campionessa paralimpica in carica Ambra Sabatini scivola, la punta della protesi tocca il terreno e fa sbandare la livornese che, involontariamente, invade la corsia di Contrafatto, compromettendo, a pochi metri dall'arrivo, il risultato finale di entrambe (Sabatini squalificata e Sabatini bronzo ex aequo dopo il ricorso accolto dai giudici). Ma lode a Martina Caironi che, a 35 anni, conquista la sua terza medaglia d'oro nei 100m, dopo Londra 2012 e Rio 2016. Un 14''16, sua stagione migliore, che le consente di salire sul tetto del mondo alla vigilia del suo annunciato ritiro.

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Martina, che con questa medaglia porta a 7 il bottino totale (3 ori e 4 argenti) in quattro edizioni dei Giochi, riesce addirittura a superare una gigante come Assunta Legnante (3 ori e 3 argenti). Mai nessuna come lei nell'atletica paralimpica. È stata proprio Martina ad aver ispirato sia Monica che Ambra ad intraprendere questo percorso sportivo. Sempre lei ha regalato tantissimo il movimento dell'atletica, tra medaglie e record. “È incredibile quello che è accaduto -dice Caironi-. Tutto può succedere e tutto è successo. Mi dispiace tantissimo per Ambra e per Monica, soprattutto per Ambra perché è brutalmente cadere all'arrivo. Per quanto mi riguarda, sono felicissima, sto volando”.

Rammarico

“Sono sotto choc, non capisco ancora cosa sia successo – afferma Sabatini – ero lì vicino al traguardo, vedevo la linea, la stavo toccando e poi questo sfortunato incidente. Prima della partenza ho avuto un problema nel riscaldamento con la valvola della protesi, lì per lì sono andato un attimo nel panico, ma poi siamo riusciti a sistemare con del silicone. Fisicamente e mentalmente ero, ero carica. Avrei voluto lottare, ma è successo l'impensabile”. I complimenti a Martina: “È stata bravissima e sono contenta che almeno lei sia riuscita in questa impresa”. Il pensiero anche a Monica Contrafatto: “Mi dispiace davvero di averla danneggiata, non avrei mai voluto questa fine, ma eccoci qua. Affronterò anche questa. È stato un anno difficile”. Un grande gruppo: ”Volevamo chiudere in bellezza, come a Tokyo. Da portabandiera dispiace ancora di più, ma ho molte altre opportunità davanti e mi rimetterò subito al lavoro per Los Angeles. Sono pronta, devo solo smaltire questa amarezza”.





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