Economia Finanza

Usa e Cina muovono navi e truppe: cosa rivelano Super Garuda Shield e Falcon Strike




Da un lato le esercitazioni annuali Scudo Super Garudatermina lo scorso 5 settembre mettendo in mostra una coalizione formata da truppe indonesiane affiancate da controparti provenienti da tutto il mondo, tra cui Stati UnitiAustralia, Giappone, Gran Bretagna, Francia, Canada e Singapore. Dall'altro le manovre Attacco del Falcone 2024tenutesi dal 18 al 29 agosto, andate in scena in maniera silenziosa tra Cina e Thailandia. Dando un'occhiata alle operazioni che hanno coinvolto Washington e Pechino è possibile capirgli obiettivi ricercati dalle due potenze nell'Indo-Pacificononché il loro diverso approccio nella ricerca di influenza regionale.

Le esercitazioni di Usa e Cina

Ecco, come l'ha scritto Post del mattino della Cina meridionaleFalcon Strike 2024 si è concentrata maggiormente su obiettivi strategici quali il supporto transfrontaliero e la difesa aerea congiunta – componenti essenziali, secondo quanto riportato dai media statali cinesi, per “una guerra su piccola scala” – le manovre Super Garuda Shiled hanno evocato l'ambizione Usa di proporre una maxi coalizione da usare, in caso di tensione, per arginare il Dragone in uno scacchiere più ampio, coincidente con l'intero Indo-Pacifico.

Attenzione, poi, alle alleanze incrociate. Secondo Yokie Rahmad Isjchwansyah, ricercatore presso la Paramadina Graduate School of Diplomacy di Giacarta, il coinvolgimento della Thailandia nel programma Falcon Strike rivela la posizione cauta di Bangkok nei confronti degli Stati Uniti, soprattutto dopo il rifiuto da parte di Washington di vendere al Paese asiatico i suoi caccia stealth L'F-35. Per la cronaca, gli Usa hanno sospeso la vendita dei loro mezzi avanzati, fin qui venduti solo ai più stretti alleati come Australia, Giappone, Corea del Sud e Singapore, a causa di preoccupazioni relative all'addestramento e ai requisiti tecnici.

Due approcci diversi

Mentre Washington impegna i suoi militari in esercitazioni multilateralicome le esercitazioni navali Malabar con India e Giappone, la Cina preferisce concentrarsi sulla creazione di partenariato bilaterale. Nell'ultimo anno, per esempio, Pechino ha conduzione esercitazioni militari con Laos, Cambogia e Singapore, evidenziando la sua intenzione di rafforzare i legami regionali nonostante i sospetti persistenti tra alcune nazioni del sud-est asiatico. Attenzione però, perché la Cina sta iniziando ad adottare elementi tipici del modus operandi Usa, ospitando esercitazioni multilaterali come le Aman Youyi (o di pace e amicizia) con Cambogia, Laos, Malesia , Thailandia e Vietnam.

Abdul Rahman Yaacob, ricercatore associato del programma Southeast Asia del Lowy Institute, evidenzia una disparità cruciale: il numero di esercitazioni multilaterali che coinvolgono la Cina impallidisce nel confronto a quelle condotte dagli Stati Uniti, che hanno mantenuto un ruolo chiave per la sicurezza nella regione sin dalla Seconda Guerra Mondiale. Questa presenza di lunga data ha permesso a Washington di creare una vasta rete di partnership per la sicurezza che può sfruttare per esercitazioni congiunte.

In definitiva, le esercitazioni militari tra gli Stati Uniti ei

i suoi partner sono più complessi di quelle della Cina e si concentrano su operazioni di combattimento su larga scala che consentono alle nazioni del Sud-Est asiatico partecipanti di migliorare le proprie capacità di difesa.



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