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Sinner, conto alla rovescia per chiudere l’anno da numero uno: a ottobre l’incoronazione?


A 11.180 punti nel ranking dopo il trionfo agli Us Open, quota superata nella storia solo da altri cinque campioni, l'azzurro ne ha oltre 4mila di vantaggio su Zverev, secondo. Che ha speranze solo se vince sempre e Jannik affonda nei primi turni

Luigi Ansaloni

8 settembre – 22:33 – MILANO

Con la vittoria agli Us Open Jannik Sinner ha sigillato, almeno per il 2024, il numero uno al mondo in classifica. Ancora non c'è niente di ufficiale, ma il ranking di lunedì 9 settembre certifica che il fresco vincitore di Flushing Meadows è a quota 11.180 punti, con un vantaggio enorme sul n.2 in classifica, che ora è Alexander Zverev: il tedesco infatti ha 7075 punti, ben 4105 in meno rispetto a Sinner. Un margine che lascia più che sereno Jannik per realizzare il sogno di alzare a Torino, in occasione delle Finals (alle quali è ovviamente straqualificato), la coppa destinata a chi conclude in testa al ranking a fine anno.

nella storia

Per capire la portata dell'impresa e del punteggio ottenuto da Sinner, basti pensare che nella storia soltanto altri 5 giocatori sono riusciti a superare quota 11mila punti: Novak Djokovic, Roger Federer, Rafael Nadal, Andy Murray e Pete Sampras. Come detto però, manca ancora l'ufficialità. Quando arriverà? Ottobre potrebbe essere il mese giusto. Soltanto due volte nella storia, da quando è stato introdotto il nuovo sistema di punteggio (nel 2009) il posto di n.1 a fine anno è stato assegnato a settembre: a riuscirci Novak Djokovic, nel 2015 (dopo la finale vinta contro Federer agli Us Open), e Rafael Nadal, nel 2010, anche lui dopo aver conquistato (per la prima volta) lo slam di New York.

io calcolo

Sinner dal 30 settembre in poi ha in uscita 500 punti a Pechino, i 90 degli ottavi di Shangai, i 500 della vittoria di Vienna, i 90 degli ottavi a Bercy eei 1000 delle Finals di Torino, per un totale di 2180 punti, mentre Sasha da difenderne dall’Us Open in poi ne ha “soltanto” 1010, meno della metà di Jannik, ma nonostante un margine di rimonta ci sia, Zverev dovrebbe fare più di un miracolo, mentre Sinner dovrebbe fare un disastro. In pratica, Sascha dovrebbe vincere tutto e Jannik, sostanzialmente, perdere sempre ai primi turni dei tornei. In calendario ci sono ancora due Masters 1000 (Shanghai e Parigi Bercy), quattro 500 ma a coppie (Tokyo e Pechino sono nella stessa settimana come Vienna e Basilea) e le Finals (che regalano 1500 punti se si vincono tutte le partite) oltre ad circa 250.

la concorrenza

Jannik giocherà, secondo quanto annunciato fino ad ora, a Pechino, Shanghai, Parigi e Torino. Il numero tre, Alcaraz, ha finito lo Us Open a quota 6690 punti, avendone perso 670 rispetto al 2023 (era arrivato in semifinale), mentre al numero quattro troviamo Novak Djokovic, con 5560 punti, meno 1900 rispetto al 2023, quando aveva vinto il titolo. Il fuoriclasse di Belgrado non era così in basso nel ranking da gennaio 2023. Alcaraz da qui a fine anno ha da difendere 680, Djokovic ben 2300. Facendo qualche rapido calcolo, dunque, è più che plausibile che Sinner possa essere incoronato ufficiale n.1 del mondo a ottobre, subito dopo Pechino o il 1000 di Shangai, Bercy nella peggiore delle ipotesi.





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