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Monte Bianco, ritrovati i corpi dei 4 alpinisti dispersi


I cadaveri dei due italiani e dei due coreani sono stati rivenuti a 4.500 metri di quota

10 settembre – 17:24 – MILANO

I corpi dei quattro alpinisti che si erano persi sul Monte Bianco sabato scorso, 7 settembre, sono stati ritrovati dal Peloton de la gendarmerie d'haute montagne di Chamonix. Si trovavano a 4.500 metri di quota, nella zona del Mur de la Cote, un pendio ghiacciato dal quale si giunge alla vetta del Monte Bianco (versante francese).

Il ritrovamento dei 4 alpinisti dispersi sul Monte Bianco

Il comandante del PGHM di Chamonix, Etienne Rollandha spiegato che i quattro alpinisti “sono stati colti di sorpresa dalle cattive condizioni meteorologiche di sabato e si sono trovati bloccati senza riparo”. Le ricerche sono state molto complicate proprio a causa delle condizioni meteorologiche avverse.

Una foto dai social di Andrea Galimberti, di 53 anni, comasco, e Sara Stefanelli, di 41 anni, genovese, i due alpinisti dispersi sul Monte Bianco, i cui corpi sono stati ritrovati oggi privi di vita dopo che non si avevano più notizie da sabato scorso, Aosta, 10 settembre 2024 Facebook/Andrea Galimberti +++ATTENZIONE LA FOTO NON PUO' ESSERE PUBBLICATA O RIPRODOTTA SENZA L'AUTORIZZAZIONE DELLA FONTE DI ORIGINE CUI SI RINVIA+++ NPK

I due alpinisti italiani morti

I due italiani che hanno perso la vita sul Monte Bianco con due colleghi alpinisti coreani sono il 53enne comasco Andrea Galimberti e la 41enne genovese Sara Stefanelli. Il loro ultimo messaggio ai soccorritori è stato: “Non vediamo nulla, veniteci a prendere, rischiamo di morire congelati”. Sara e Andrea erano diventati amici da pochi mesi proprio grazie alla loro passione per l'alpinismo. Galimberti, laureato in Ingegneria, era alla guida dell'azienda artigianale della sua famiglia a Cabiate. Grande appassionato di sport, dalle ultramaratone al trail e l'alpinismo fin da quando era bambino. Ha scalato vette oltre i 4mila metri per quasi 140 volte. Per Stefanelli, invece, la passione per le scalate era molto più recente. Lei, medico, lavorava in un ospedale milanese. Insieme avevano scalato il Cervino una settimana prima della fatale disavventura sul Monte Bianco.





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