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Non si corre solo con le gambe: ecco perché è fondamentale il movimento delle braccia


Di solito si tiene conto che la corsa sia uno sport solo di gambe, al massimo di piedi. Invece si tratta di una combinazione armonica di tutti gli arti: vediamo perché

10 settembre – 11:24 – MILANO

Contrariamente a quanto possiamo pensare guardando i velocisti in pista, muovere le braccia energicamente non influisce sulla velocità di corsasoprattutto nella corsa su strada di lunga distanza. Il motivo per cui muoviamo le braccia con un'ampiezza maggiore quando aumentiamo la velocità, risponde alla terza legge di Newton e cioè che ad ogni azione corrisponde una reazione uguale e contraria. Il movimento delle braccia controbilancia quindi quello delle gambe. Questo è il motivo per cui in una maratoneta osserviamo movimenti moderati delle arti superiori, mentre in un centometrista il movimento è ampio ed energico. Se le braccia non controbilanciassero il movimento delle gambe, rischieremmo di perdere l'equilibrio a causa dell'eccessiva rotazione del tronco. Per capire questo meccanismo basta provare a fare delle ripetute tenendo le braccia dietro la schiena.

braccia e velocità

Ma allora perché nelle gare brevi e veloci quando finiamo sentiamo le braccia stacche? A parte il movimento di reazione, esiste una riflessione da fare. Quando siamo stanchi e le gambe iniziano ad avere difficoltà ad esprimere correttamente la propulsione in avanti, il corpo cerca di compensare per mantenere la velocità e la spinta in avanti delle braccia diventa la miccia indispensabile per avanzare. In pratica, quando le gambe iniziano a non spingere, ci spingiamo – eccessivamente – con le braccia. Questa spinta può diventare esagerata negli ultimi chilometri di gara o in lavori di qualità molto lunghi. I muscoli di spalle, collo e braccia si irrigidiscono per mantenere l'assetto del busto, che altrimenti ruoterebbe eccessivamente. Il risultato è che finiamo con la netta sensazione di stanchezza concentrata nella parte superiore, confermata nelle ore successive da doloretti vari.

tecnica ed esercizi

Come dovrebbero essere usate le braccia? Le braccia sono un pendolo, danno il ritmo e controbilanciano le gambe. Il movimento quindi, in un podista amatore, dovrebbe essere cadenzato e non eccessivo, ritmo e leggero. È molto importante tuttavia che non ci sia rigidità. Cioè se il movimento deve essere non esagerato, bisogna fare attenzione che non sia rigido e bloccato. Le spalle devono rimanere basse, i gomiti mobili e le mani senza troppa tensione. Un buon esercizio potrebbe essere provare a riscaldarsi correndo piano e passando una funicella attorno al collo, afferrando con le mani i capi della funicella. Le mani saranno all'altezza dei capezzoli circa.





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