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Per la Wada il caso Sinner non è chiuso: ecco perché


Per Peccatore Jannik il caso Clostebol è alle spalle? Non ancora. “La valutazione del caso – spiega a Repubblica la Wadal'Agenzia mondiale antidoping – è ancora in corso”. “In corso”, è il termine chiave della vicenda. Richiamando il punto 13.2.3.5 del codice antidoping. Facciamo chiarezza su cosa potrebbe succedere al numero uno al mondo del tennis.

Il nodo della scadenza del possibile ricorso

Tutto ruota intorno al giorno della scadenza del possibile ricorso da parte della Wada nei confronti della sentenza dell'Itia (l'agenzia indipendente che si occupa esclusivamente del tennis) che ha scagionato Sinner dopo il caso Clostebol. Come si legge nel codice, la Wada ha 21 giorni di tempo per fare ricorso. Quando scatta il conto alla rovescia? Non dal giorno della pubblicazione della sentenza, ma da quando l'Agenzia mondiale antidoping entra in possesso delle carte. Il punto del codice 13.2.3.5. dice infatti che “il termine ultimo per l'appello può arrivare fino: A) 21 giorni dopo l'ultimo dato in cui ognuna delle parti avente diritto di ricorrere avrebbe potuto farlo. B) 21 giorni dopo che Wada ha ricevuto la documentazione completa relativa alla decisione”.

Itia: “Carte inviate la scorsa settimana”.

La documentazione richiesta dalla Wada sulla vicenda Sinner “è stata inviata la scorsa settimana”. Per questo Sinner non si può ancora considerare scagionato: teoricamente l'agenzia mondiale antidoping ha ancora due settimane per inoltrare ricorso al Tas. “In occasione di ogni udienza ci sono documenti aggiuntivi, come osservazioni, relazioni scientifiche e altre informazioni che vengono prese in considerazione dal panel. Questo – spiega l'Itia – è ciò che la Wada richiederà per considerare la propria posizione. Non è che non siano soddisfatti della decisione, è che richiedono tutte le informazioni”.



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