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Fresi ‘il mio Kostas, commissario ateniese ruvido e tenero’ – Notizie – Ansa.it


“Kostas può risultare ruvido, è burbero, ma questo perché si porta dietro l'educazione paterna, non sopporta l'inadempienza delle persone con cui lavora, talvolta le tratta male, quando interroga i malviventi usa metodi bruschi, starci accanto non è facile. Ma è anche un uomo tenero, ama la sua famiglia”. Parola di Stefano Fresi, protagonista di una nuovissima fiction che ha come sfondo la Grecia, Kostas, in onda da giovedì 12 settembre in prima serata su Rai 1 in quattro serate. Prodotta da Palomar in collaborazione con Rai Fiction, per la regia di Milena Cocozza, la serie è ambientata nell'Atene del 2009 dove Kostas Charitos (Stefano Fresi) è a capo della Sezione Omicidi della Polizia. Scomodo, ruvido, ma mosso da un profondo senso di giustizia, è il commissario creato da Petros Markaris, sceneggiatore e scrittore di fama internazionale grazie ai dedicati a questo personaggio d'altri tempi. Un uomo abitudinario, ostile alla tecnologia e con la passione per i vocabolari, dove cerca le risposte più difficili alle verità più nascoste, adora mangiare, soprattutto souvlaki. “Il mio personaggio rispetto ai romanzi è stato ringiovanito. Ho ammorbidito un po' il carattere del protagonista. Kostas ha, dentro di sé, una serie di elementi differenti, che lo rendono in qualche modo fragile e tenero. Abbiamo lavorato con passione – aggiunge Fresi -, ci siamo innamorati tutti di Atene, che è anche una delle protagoniste della trama Tenace, non si perde d'animo anche di fronte ai casi più difficili e porta avanti le indagini con umiltà e intuito investigativo”. Kostas è sposato con Adriana (Francesca Inaudi), con la quale forma una coppia di lunga data, molto unita nonostante le quotidiane schermaglie. Hanno un'unica figlia, Caterina, per la quale Kostas prova un amore totale, che lo porta a essere critico e impietoso con i suoi fidanzati. Nel passato familiare del commissario incombe la figura dispotica del padre, Stefanos, poliziotto all'epoca della dittatura dei Colonnelli. La serie è stata presentata a Viale Mazzini dai protagonisti alla presenza della direttrice di Rai Fiction Maria Pia Ammirati. È stato definito un “Montalbano ateniese”: Non da me – chiarisce Fresi – non amo i confronti. Lascerei l'identità di Karitos a Karitos”. Spiega la regista Milena Cocozza: “La trama è tratta da tre romanzi di Petros Markaris. Sono ambientati nella metà degli anni '90, mentre noi abbiamo svolto la storia nel 2009, alla vigilia della grande crisi economica della Grecia. Inoltre, abbiamo ringiovanito un po' tutti i protagonisti. L'autore Markaris, che nella vita oltre ad essere uno scrittore è anche uno sceneggiatore, ci ha lasciato grande libertà”. Francesca Inaudi, che intrepreta la moglie di Fresi, rileva: “La sfida è stata quella di elevare il mio personaggio, ovvero Adriana, per farla diventare una protagonista e non solo la moglie del personaggio principale. La sua è una ricerca costante di un modo per sentirsi realizzato. Ama esprimere i propri sentimenti nella forma dell'accudimento”. Nella prima puntata viene affrontato il tema di un omicidio di una coppia di albanesi e al protagonista della serie viene chiesto se ci sono riferimenti al tema dell'immigrazione: “È una delle funzioni che Deve avere la fiction: raccontare l'attualità e le problematiche del momento”, la risposta di Fresi.

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