Economia Finanza

“Sarai la peggior presidente”. “I leader mondiali ridono di te”. La notte del duello tra Trump e Harris




Non si erano ancora incontrati, ma la notte scorsa sono scesi in campo nel loro primo e unico dibattito faccia a faccia. Poi, molto probabilmente, si “rivedranno” soltanto a novembre alle urne. Donald Trump e La mia vita è bella si sono presentati al cospetto dei microfoni della Notizie ABC in quel di Philadelphia, alle ore 21.00 della East Coast. Al loro ingresso in studio Harris ha puntato dritta verso l'ex presidente Trump tendendogli la mano in una breve stretta, presentandosi. Poi, il timone della serata è passato ai due giornalisti dell'emittente, David Muir e Linsey Davis.

Una conduzione del dibattito e un ritmo certamente più serrato della staticità imbarazzante che aveva mandato in onda la La CNNin occasione del duello Trump-Biden. Con una differenza: nessuno verifica dei fatti in diretta per verificare l'attendibilità delle informazioni fornite dai due candidati. Nel corso del primo dibattito, quello di fine giugno tra Joe Biden e Trump, i giornalisti della La CNN avevano ascoltato passivamente le dichiarazioni dei candidati, attirando critiche da parte del pubblico.

L'apertura sui temi economici

Il primo argomento del dibattito è stata certamente l'economia: il tutto è iniziato con la fatidica domanda: gli americani stanno meglio o peggio di quattro anni fa? A rispondere per prima Kamala Harris. Così fin dalle prime battute, il dibattito è stato un continuo rimbalzo di cifre e di accuse reciproche, scirinando un repertorio ormai consolidato. Per Trump gli avversari sono i responsabili dell'inflazione che sta mangiando il potere d'acquisto delle famiglie, per Harris l'avversario è l'uomo che ha intenzioni di de-tassare solo le grandi società. “Io credo nell'ambizione, nelle aspirazioni, nel sogno del popolo americano. Abbiamo problemi di caso, intendo aumentare il credito di impostazione per i bambini. Il mio piano è dare una deduzione fiscale di 50 mila dollari alle piccole attività“, sostiene Harris. E se la candidata dem ha ribadito l'idea di aver un piano per la classe media, l'accusa rivoltale dall'avversario è quella di copiare i piani di Biden ma sopratttuto di essere una “marxista come suo padre” “.Joe Biden e Kamala Harris hanno distrutto l'economia“, è la summa trumpiana sui temi macroeconomici.

L'ex presidente ha negato di voler tassare ulteriormente i consumi, come sostenuto dalla sua avversaria: “Il mio piano non prevede un aumento della tassazione sui consumi, e lei (Harris) lo sa bene, ma tariffe sulle importazioni dai nostri concorrenti commerciali. Sotto la mia amministrazione, nonostante le tariffe, non avevamo vendita. Le hanno molto critiche, ma poi le hanno mantenute tutte“, ha detto Trump riferendosi al rapido aumento dell' acquisto negli ultimi anni. Trump, ha rivendicato, dunque, i risultati economici della sua amministrazione, dichiarando di aver “creatore di una delle economie più solide della nostra storia“, puntando l'indice contro Biden e Harris per la crisi migratoria e le ricadute negative di questa anche sul piano economico, secondo la propria visione.

I temi scottanti: aborto e confine meridionale

Esauriti i temi economici è stata subito la volta dell'abortire. Anche qui le accuse sono reciproche: Trump è stato accusato di cambiare spesso posizione (si vede la questione del limite delle sei settimane) e ovviamente, di aver messo su un impianto alla Corte Suprema, tale da poter ribaltare la Roe contro Wade. Dal suo canto, il magnate ha rivolto alla controparte democratica l'accusa di voler addirittura praticare l'aborto dopo la nascita: un'affermazione che ha scatenato l'ilarità di Harris. Quest'ultima, nonostante abbia più volte fatto del tema una propria bandiera (come fu per Biden), ancora una volta ha concentrato l'attenzione su casi limite come incesto, stupro o pericolo per la salute della donna. Il tema è stato poi edulcorato da Harris all'interno del grande calderone dei diritti riproduttivifacendo divergere il discorso sulla fecondazione assistita.

Poi, è stata la volta della questione del confine meridionale. Si tratta della “patata bollente” che l'amministrazione Biden ha spesso lasciato nelle mani di Harris, che ha esordito così: “Sono l'unica persona qui che ha perseguito le organizzazioni criminali“, che ha accusato Trump di aver bloccato il progetto di legge che avrebbe messo in sicurezza il confine sud con il Messico. “E sapete perchè? – ha detto – perchè lui preferisce cavalcare un problema invece che risolverlo“. L'argomento è stato ovviamente l'occasione per allargare il discorso al dramma del fentanil e alla tratta di esseri umani. Trump ha accusato gli immigrati clandestini di”mangiare i gatti ei cani, i nostri animali domestici“, ma è stato subito corretto da David Muir, che ha negato che questa sia una notizia vera. Harris ha seguito sorridendo. Trump ha anche sostenuto che gli immigrati “stanno prendendo i lavori che sono occupati dagli afroamericani“.

Armi e politica estera

A seguire c'è stato spazio, con un ritmo sempre più serrato per il discorso sulle armi: qui Trump ha potuto sciorinare il ruolo della vittima del problema della diffusione di fucili e simili. “Noi non toglieremo le armi a nessuno, è un'altra bugia“, ha invece dichiarato Harris rispondendo a Trump, che ha accusato la sua avversaria di voler togliere le armi agli americani. “Io e Tim Walz siamo proprietari di un'arma, sono solo bugie“. Ma c'è stato spazio anche per il famigerato fratturazione idraulica, che ha più volte- in queste settimane- messo in difficoltà Harris. Ma soprattutto, gli intervistatori hanno incalzato Trump sulla questione del pacifico passaggio di poteri dopo le elezioni. Il magnate ha eluso la domanda circa un suo eventuale rimorso sui fatti di Campidoglioarrivando addirittura ad accusare Nancy Pelosi della cattiva gestione del caos in quella situazione.

Quanto alla politica esterail discorso è andato immediatamente sul Medio Oriente. Trump ha accusato la sua avversaria di odiare Israele, ricordando la sua assenza al discorso di Benjamin Netanyahu al Congresso. Harris ha invece ribadito la scelta filo-israeliana del governo degli Stati Uniti. Allargando la prospettiva alla guerra in Ucraina, invece, Vladimir Putinè un dittatore che ti mangerebbe a pranzo“: questa una delle battute fatte da Harris a Trump, ricordando che “i nostri alleati sono così grati che lui non sia più presidente, altrimenti Putin siederebbe a Kiev con gli occhi sul resto dell'Europa“. E ancora: “I leader del mondo ridono di Donald Trump“, ha detto Harris, parlando della sua esperienza in giro per il mondo come vicepresidente, accusando il suo avversario di essere confuso. Trump ha risposto dicendo che il premier ungherese Viktor Orban lo sostiene, senza accorgersi di aver citato un leader “minore”.

Chi ha vinto?

Dopo 90 minuti di questo primo e ultimo dibattito, assegnare la vittoria a uno dei due candidati è davvero difficile. Nella prima mezzora, quella in cui si formerebbe l'opinione dei telespettatori, Harris sembrava condurre il gioco. Lo si potrebbe definire uno spettacolo senza lode né infamia: i refrain sono stati i medesimi degli ultimi quattro anni, nello scontro tra dem e Gop. Nulla di nuovo sotto il sole, tantomeno qualche colpo di scena. Al di là della difficoltà di Trump a stare in tema e nei tempi e alle facce e le risate canzonatorie di Harris, il dibattito sulla abc è sembrato uno spettacolo già visto.

Temi ormai snocciolati fino al midollo, tra accuse reciproche, percentuali e gentili epiteti, nessuna riflessione profonda, nessuna digressione emotivamente coinvolgente sull'America che sarà. Due visioni diverse, ma anche due toni, due stili, due modi di occupare il palco diversi già noti al pubblico. Risposte a domande serrate che in pochi secondi non hanno lasciato spazio all'approfondimento ma solo agli slogan. Un'esecuzione-quasi perfetta-di un copione senza vendita nè anima.

E' stato il mio miglior dibattito che io abbia mai fatto. I sondaggi sono ottimi, con risultati schiaccianti“, ha ribadito Trump ai cronisti dopo il dibattito. A suo dire, la candidata dem “vuole un altro dibattito perché è stata battuta. Non so se ne faremo un altro.

I sondaggi sono ottimi, al di là di questo… E' stata una serata interessante, una grande serataIl magnate ha giudicato come “molto scorretti” i moderatori, nonostante si sia assegnato un 3 contro 1 a fine trasmissione.



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