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Sconto Maserati per chi è in cassa d’integrazione: perchè non sognare in grande?



La scena si apre con una posta aziendale. Non una di quelle solite newsletter che ci invita a ottimizzare le prestazioni o a partecipare a un webinar sul nuovo codice etico dell'impresa. No, questa è speciale. È settembre, l'aria si fa frizzante, e il colosso automobilistico Stellantis pensa bene di allietare i suoi dipendenti con un'offerta irresistibile: «Caro collega, siamo lieti di annunciarti che da oggi potrai acquistare una Maserati a condizioni a dir poco eccezionali! »

E chi non ne approfitterebbe? Il sogno di ogni lavoratore italiano, stretto tra la cassa integrazione e il salario da capogiro (poco più di 1.100 euro al mese), è sempre stato quello di parcheggiare una Maserati sotto casa. Magari tra un pagamento in ritardo della bolletta del gas e una fila all'ufficio postale per il reddito di emergenza. Perché, si sa, la Maserati non è solo un'auto. È uno status symbol, un messaggio chiaro al quartiere: «Guardate, sono un lavoratore Stellantis e ho approfittato di uno sconto favoloso».

Ma torniamo alla realtà. Forse c'è un nesso logico, solo che ai comuni mortali sfugge. Il Grecale, il GranTurismo e il GranCabrio sono lì, pronti a essere configurati online. Certo, prima bisogna capire come fare a configurare anche il mutuo. Ricorda un po' Maria Antonietta al popolo che chiede pane: “Qu'ils mangent de la brioche!»

C'è qualcosa di poetico in tutto questo: il lavoratore in cassa integrazione che passa la sera a sognare tra un configuratore online e il modulo per il bonus spesa. Intanto, nelle alte sfere, i dirigenti contano quanti zeri guadagnano in più rispetto a chi monta i bulloni. Fa niente se il numero sfiora il ridicolo: è il mercato, bellezza. Il top manager guadagna quanto 750 operai? Saranno stati bravi a scuola, cosa possiamo dire noi? Magari hanno comprato anche loro una Maserati grazie agli sconti. ma forse in quella e-mail c'era solo uan sorta di rivisitazione post moderna del sogno americano che permetteva agli operai Ford di recarsi in fabbrica con quelle Ford che gli operai stessi producevano. Una suggestione, la riaffermazione di un principio che è anima del capitalismo, fino a limiti paradossali.

La prossima mossa? Forse l'azienda potrebbe mandare una mail dicendo: «Cari colleghi, per celebrare l'aumento delle bollette, vi offriamo una settimana bianca a Courmayeur con soggiorno in hotel a cinque stelle, a prezzi stracciati. E con uno sconto speciale sul noleggio di una Maserati. Catene da neve inclusa».





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