Ricette

Acquisti di vino online, crescono spesa media e numero di clienti


Nell'era digitale anche il modo di acquistare il vino online cambia e si evolve. Da anni ormai l'e-commerce ci ha abituati a ricevere le nostre bottiglie preferite direttamente a casa. Maschio le ultime previsioni di Statista (Digital Market Insights, agosto 2024) parlano di una netta accelerazione. Il fatturato globale infatti nel 2024 dovrebbe raggiungere un valore di 6,16 miliardi di dollari, con una proiezione di crescita fino a 7,56 miliardi di entro il 2029 e con un tasso di crescita aggregata intorno al 4,2% annuo.

E questo incremento non riguarda solo i numeri. Anche gli appassionati di vino che si rivolgono all'e-commerce sono in aumento, con previsione di raggiungere 327,76 milioni di utenti di questo canale entro la fine del decennio. Mentre la penetrazione passerà dal 3% nel 2024 al 3,6% entro il 2029. Stesso discorso per la spesa media che vendita: non solo dovuto al numero di bottiglie, ma piuttosto alla ricerca di vini più pregiati. Gli utenti, infatti, si sono evoluti e spaziano ormai dai bevitori occasionali ai collezionisti.

Le innovazioni nel marketing online, le degustazioni virtuali ei consigli basati sull'intelligenza artificiale stanno rendendo più facile, infatti, per gli amanti del vino scoprire nuove etichette e per le aziende vinicole entrare in contatto con un pubblico più ampio.

Anche in Italia l'e-commerce del vino sta vivendo una crescita e una trasformazione significativa. A dare l'accelerazione è stato il periodo della pandemia da Covid-19 che aveva portato percentuali di crescita anche una tripla cifra per alcune piattaforme di vendita online. Numeri che si sono ovviamente ridimensionati passata l'emergenza, ma che sono restati comunque positivi: si prevede che nel nostro Paese i ricavi raggiungeranno i 557,84 milioni di dollari (oltre 502 milioni di euro) nel 2024, con un numero di utenti stimato in crescita fino a 2,48 milioni entro il 2029. Il canale online rappresenta attualmente circa il 4% del valore del mercato del vino in Italia, in ritardo rispetto a paesi come Regno Unito e Francia.

«Terminata l'emergenza sanitaria c'è stato un incremento di visite in cantina, inizialmente da italiani e nel tempo anche da parte di stranieri. Gli stessi visitatori, una volta che fatto ritorno a casa, in diversi casi hanno effettuato ordini di vino direttamente dal produttore, producendo un incremento delle vendite online», commenta Filippo Galanti, cofondatore di Divineaportale di enoturismo che unisce circa 400 aziende vitivinicole. «In generale il trend più evidente, però, è la crescita dello scontrino medio, nonostante la dichiarazione del numero di referenze nel carrello, che significa un incremento del valore medio per bottiglia e la abbellimento verso vini di alta fascia. Rispetto al passato, però, i clienti si fidelizzano meno ai brand e preferiscono provare diversi produttori».



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