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Fim e Acem insieme per il futuro del motociclismo in Europa


La federazione internazionale e l'associazione dei costruttori hanno illustrato a Bruxelles la loro comune visione per la crescita del motociclismo. Cinque i pilastri strategici fondamentali presentati alle istituzioni dell'Ue

12 settembre – 19:01 – MILANO

La Federazione internazionale motociclismo (Fim) e'Associazione europea dei costruttori di motocicli (Acem), in ragione delle entità più rappresentative del motociclismo in sede istituzionale, hanno organizzato un evento congiunto a Bruxelles nella serata di martedì 11 settembre con l'obiettivo di promuovere il ruolo delle due ruote nel futuro della mobilità in Europa, di concerto e con il sostegno delle istituzioni dell'Unione Europea. Tra i relatori d'eccezione della serata, infatti, hanno figurato il presidente di Acem e Amministratore Delegato del Gruppo Piaggio Michele Colaninno e lui presidente della Fim Jorge Viegasma anche due rappresentanti di spicco della Commissione e del Parlamento europeo, Magda Kopczyńska e Bernd Langeche da parte loro hanno sottolineato l'importante contributo dato da moto e scooter nel conseguimento degli obiettivi dell'Ue in tema di mobilità urbana ed extraurbana.

Una visione comune

Alla luce delle prossime discussioni politiche e legislative a riguardo, Acem e Filmato hanno quindi presentato la loro presentazione visione comune per l'avvenire dell'intero settore motociclistico nel Vecchio Continente. Più nel concreto, è stata introdotta una tabella di marcia che punta a garantire gli interessi degli utenti, dell'industria stessa e della società nel suo insieme basandosi su cinque pilastri fondamentali: sicurezza stradale, sostenibilità, competitività industriale, ricerca e innovazione e la promozione del turismo e degli sport motoristici. E pur riconoscendo i buoni risultati sin qui ottenuti, è stato posto l'accento sulla necessità di effettuare ulteriori sforzi, anche in ambito politico e istituzionale, per sostenere un'evoluzione secondo tali principi. Soprattutto nell'ottica di una mobilità sostenibile.

Le parole di Michele Colaninno

“Guidare insieme per l'Europa significa anche innovazione – ha osservato Michele Colaninno, al suo secondo mandato da presidente Acem dopo la rielezione di inizio estate – e l'industria motociclistica è impegnata a continuare con lo sviluppo di veicoli innovativi per la mobilità e per il tempo libero. Ma abbiamo bisogno di politiche concrete per far sì che questo tipo di veicoli siano a pieno titolo una parte integrante della mobilità del futuro. La competitività Dovrebbe essere inoltre al centro del prossimo mandato politico europeo, che dovrebbe sostenere i costruttori nell'adattamento alle future normative, continuare a promuovere la crescita e contribuire a creare posti di lavoro qualificati”.

riflettori sulla sicurezza

Gli utenti di ciclomotori e moto, ma anche di triciclo e quadricicli, sono inevitabilmente tra i più vulnerabile sulla strada, e in quest'ottica si inquadra anche la richiesta di un riconoscimento delle loro priorità nei prossimi piani di mobilità e sicurezza stradale. E non solo a livello continentale, ma anche nazionale e locale. Tra gli interventi anche il due volte campione del mondo della Superbike James Toselandoggi 43enne commentatore televisivo e musicista, che ha parlato dei valori degli sport motoristici e del loro potenziale nell'avvicinamento dei cittadini a istituzioni e produttori. L'asso inglese ha quindi ribadito come la collaborazione tra legislatori e imprese sia cruciale nel perseguimento di tali obiettivi.

L'auspicio di Viegas

Questo genere di incontri mondani possono sembrare distanti dal normale motociclista o dal normale appassionato di sport a motore, ma sono cruciali per coltivare i rapporti con le istituzioni e di conseguenza preservare anche il valore culturale e sociale del motociclismo per le prossime generazioni. “Da 120 anni la Fim è all'avanguardia nello sviluppo e nel miglioramento del motociclismo – ha puntualizzato Jorge Viegas – ed è stato bello poterlo illustrare ai membri del Parlamento europeo e della Commissione europea. Inoltre è stato importante evidenziare come gli sport motociclistici non siano soltanto strumenti di marketing o di ricerca, ma soprattutto importante attività culturali ed economiche che sostengono il turismo e le economie locali. Il messaggio è stato chiaro, ci auguriamo che i politici comprendano la necessità di proteggere e coltivare questo tipo di attività anche in futuro”.





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