Istruzione

Assunzione dirigenti scolastici, ancora tutto bloccato: ecco perché e cosa si attende – Orizzonte Scuola Notizie


“A metà agosto era già tutto pronto per l'assunzione di 519 nuovi dirigenti scolastici al termine della procedura riservata di reclutamento[…]. Tuttavia, a seguito di alcuni ricorsi ci siamo dovuti fermare […]. Ora dobbiamo attendere la definizione di un altro gruppo di ricorsi per sbloccare le nomine in ruolo”.

Le parole di Carmela Palumbo, capo del dipartimento per il sistema educativo di istruzione e formazione del Ministero dell'Istruzione e del Merito, spiegano che, per le immissioni in ruolo dei 519 dirigenti scolastici, previsti per l'anno scolastico 2024/2025, è necessario attendere ancora.

La vicenda nasce da una serie di ricorsi al TAR Lazio, presentati lo scorso agosto 2024, da diversi aspiranti dirigenti, che stanno partecipando sia al concorso ordinario che a quello straordinario. In particolare:

  • aspiranti DS del concorso ordinario avverso la validità della prova preselettiva (già respinto);
  • aspiranti DS del concorso ordinario avverso la scelta del Ministero di affidare la totalità dei posti disponibili per l'a.s. 2024/2025 ai vincitori del concorso straordinario (già respinto);
  • aspiranti DS del concorso straordinario avverso la valutazione dei titoli in graduatoria (se non riparlerà ad ottobre).

La corretta conversione in decimi della valutazione dei titoli

In merito a quest'ultimo gruppo di ricorsi, il cuore della questione riguarda la correttezza della conversione del punteggio in decimi del valore dei titoli previsti dal DM 138 del 3 agosto 2017.

Il riferimento normativo è all'art. 12 del DM n. 138 del 3 agosto 2017, in cui si specifica che “per la valutazione della prova scritta, di quella orale e per la valutazione dei titolila Commissione del concorso ha a disposizione un punteggio massimo pari rispettivamente a 100, 100 e 30 punti”.

Da ciò si evincerebbe, secondo i ricorsisti, il peso percentuale che dovrebbe avere la valutazione dei titoli in merito alla modificata base numerica di valutazione. Infatti, l'art. 6 comma 2 del DM n. 107 dell'8 Giugno 2023, in cui, in merito alla prova scritta sostenuta a maggio 2024, si specifica che “il punteggio così ottenuto va convertito in base decimalemantenendo la frazione decimale eventualmente conseguita dal candidato”. A tale previsione fa riferimento anche il successivo art. 9 del DM n. 107/2023 dove, in merito alla definizione della graduatoria finale, si afferma che: “i candidati sostengono la prova […] sono inseriti in un elenco graduato sulla base del punteggio ottenuto nella prova di accesso al corso intensivo di formazione […] e dei titoli valutabili ai sensi della Tabella A allegata al DM n. 128/2017”. Nella Tabella A citata è determinato un massimo di 30 punti per la valutazione dei titoli.

In relazione a tale conversione su base decimale, però, diversi aspiranti dirigenti scolastici, partecipanti al concorso straordinario, lamentano di aver ottenuto un punteggio (e una conseguente posizione in graduatoria) più basso di quanto si aspettavano, in virtù del calcolo matematico alla base della conversione.

La sospensione della graduazione: cosa accade adesso?

A seguito dei ricorsi presentati, il TAR Lazio, ritenuta la sussistenza dei presupposti di estrema gravità e urgenza, ha emesso i provvedimenti cautelari con cui ha sospesa la graduatoria definitiva del concorso straordinario, pubblicato lo scorso 9 agosto 2024.

Il tribunale amministrativo ha disposto che, per questi ricorsi, la Camera di Consiglio si tenga l'8 Ottobre 2024: in quell'occasione si capirà se sarà necessario modificare le graduatorie del concorso straordinario e se sarà, dunque, necessario riavviare la fase di assegnazione alle Regioni in cui svolgere servizio.

Come sottolineato dalla stessa dott.ssa Palumbo, sarà, dunque, fondamentale la Camera di Consiglio del Tar Lazio che si terrà a Ottobre 2024.



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