Guerra Ucraina – Russia, le news di oggi. Il Festival di Toronto sospende il doc girato tra i soldati russi per “significative minacce”
Mentre a Kiev si attende il sì di Biden all'uso delle armi a lungo raggio in Russia, che dovrebbe arrivare dopo l'incontro con il premier britannico Starmer, dall'altra parte dell'Oceano, a Toronto, scoppia il caso del documentario Russi in guerra, sospeso per “minacce”. Il doc era stato presentato a Venezia e contestato da politici e intellettuali ucraini
Il festival del cinema di Toronto “mette in pausa” le proiezioni del film “Russians at War” dopo “minacce significative”
Il Toronto International Film Festival ha annunciato la sospensione delle proiezioni del controverso documentario “Russi in guerra”: “Siamo stati informati che esistono minacce significative alle operazioni del festival e alla sicurezza pubblica”. Gli organizzatori in una nota spiegano di riferirsi ai rapporti “che indicano potenziali attività nei prossimi giorni che rappresentano un rischio significativo”. “Si tratta di una decisione senza precedenti” per il festival, hanno aggiunto. “Ci impegniamo a esaminarlo quando sarà sicuro farlo”. La regista canadese-russa Anastasia Trofimova ha presentato “Russi in guerra” al Festival del cinema di Veneziadopo aver trascorso diversi mesi in un battaglione russo sul fronte ucraino, raccogliendo testimonianze di soldati. La sua anteprima era prevista in Nord America oggi, le proiezioni domani e domenica. A Venezia come a Toronto, esponenti politici e culturali ucraini hanno espresso la loro rabbia, denunciando la “propaganda russa”. E anche Chrystia Freeland, vice primo ministro canadese, ha deplorato la proiezione del film all'inizio di questa settimana, affermando che “non può esserci equivalenza morale in questa guerra”.
In guerra con i russi: alla Mostra il documentario che cerca gli uomini dietro la divisa
dalla nostra inviata Chiara Ugolini
Usa, quasi 6 miliardi di dollari per l'Ucraina scadranno una multa del mese
I funzionari statunitensi affermano che quasi 6 miliardi di dollari di finanziamenti per gli aiuti all'Ucraina scadranno alla fine del mese a meno che il Congresso non agisca per estendere l'autorità del Pentagono di inviare armi dal suo arsenale a Kiev. I funzionari statunitensi affermano che l'amministrazione Biden ha chiesto al Congresso di includere l'autorità di finanziamento in qualsiasi risoluzione che i legislatori riusciranno a far passare prima della multa dell'anno fiscale il 30 settembre per finanziare il governo federale ed evitare una chiusura.
Biden verso il sì ai missili a lungo raggio verso la Russia
Il presidente degli Stati Uniti Joe Biden è pronto a dire sì all'uso di missili a lungo raggio da parte dell'Ucraina per raggiungere la Russia. I missili non sono forniti dagli Usa. Biden non ha ancora preso la decisione, ne discuterà domani, quando arriverà a Washington il premier britannico Il mio amico Keir Starmer. Il Regno Unito ha già espresso agli Usa l'intenzione di concedere all'Ucraina la via libera all'utilizzo dei missili “Storm Shadow”.