Istruzione

“La scuola non generi angoscia, i nostri ragazzi oscillano tra devianza e depressione”, l'appello di Daniela Lucangeli – Orizzonte Scuola Notizie


“Sono le fissità funzionali dei pensieri, i pregiudizi, a determinare la qualità della nostra vita”, ha affermato con convinzione la neuroscienziata Daniela Lucangeli dal palco di Tempo delle Donne 2024, l'evento targato Corriere della Sera.

“Possiamo essere le persone migliori del mondo, ma se gli altri non ce lo rimandano, non riusciamo a riconoscerci”.

Lucangeli ha posto l'accento sull'importanza cruciale dell'età evolutiva, durante la quale la costruzione dell'immagine di sé si nutre del continuo scambio con l'altro: “Siamo immersi negli altri, ci modifichiamo una vicenda. La forza del pregiudizio, di una visione statica e preconcetta, è molto più potente di quanto immaginiamo e condiziona profondamente il nostro benessere, generando malessere”.

La scuola, in questo delicato processo di crescita, ha un'enorme responsabilità: “Se vogliamo davvero ottenere risultati, la scuola non deve essere un luogo di angoscia e noia. Un approccio simile genera solo disagio, 'distress'. I nostri preadolescenti oggi si trovano a oscillare tra comportamenti devianti e una profonda depressione. Una condizione di iperconnessione che paradossalmente genera solitudine”.

Lucangeli ha poi evidenziato una differenza di genere nella manifestazione del disagio: “Le ragazze tendono a soffrire di più, sono meno propense alla devianza ma più vulnerabili all'autolesionismo”.

Un monito, quello della neuroscienziata, che invita a riflettere sul ruolo cruciale della scuola e dell'intera società nel costruire un ambiente positivo e stimolante per le nuove generazioni, valorizzando le potenzialità di ciascuno e contrastando sul nascere il malessere giovanile.



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