Economia Finanza

Navi tedesche a Taiwan. E Pechino manda 22 aerei militari nello Stretto




Nuove tensioni nello Stretto di Taiwan. Nelle ultime 24 ore le forze armate cinesi hanno inviato nell'area 22 aerei militari e sette navi da guerra (complessivamente, dall'inizio del mese, 209 e 104), secondo quanto riportato da una nota pubblicata su X dal ministero della Difesa taiwanese, in cui si legge che 18 velivoli hanno violato la Zona d'identificazione della difesa aerea (Adiz) dell 'isola. La notizia è particolarmente rilevante perché avvenuta pressoché in concomitanza con l'ingresso nel citato Stretto della fregata tedesca Baden-Württembergaccompagnata dalla nave da rifornimento della task force tedesca Francoforte sul Meno. L'ira del Dragone per quella che considera una provocazione che minaccia la propria sovranità nazionale non si è fatta attendere. In tutta risposta, il cancellier tedesco, Olaf Scholzha affermato che il passaggio delle imbarcazioni della Marina tedesca attraverso lo Stretto di Taiwan è un'azione normale, “trattandosi di acque internazionali“.

La mossa della Germania

Impossibile non partire dalla mossa della Germaniale cui navi militari sono tornate ad utilizzare la rotta considerata politicamente sensibile per la prima volta in 20 anni. Nelle ultime ore, il ministro della Difesa Boris Pistorius ha confermato il rotta dei mezzi in una conferenza stampa a Berlino, affermando che “si tratta di acque internazionali, quindi stiamo passando“. A proposito di Germania, nel dispiegamento navale nella regione nel 2021-22, Berlino aveva cercato di evitare lo scontro con la Cina e aveva tentato un gioco di equilibri diplomatici, chiedendo uno scalo nel Paese asiatico, che Pechino aveva negato, e non navigando attraverso lo Stretto di Taiwan.

Il governo tedesco è stato ampiamente criticato per l'approccio usato e, in occasione di questa nuova missione nell'Indo-Pacifico, non nel caso ha scelto di passare lontano i sui mezzi per attraversare lo stretto, in una mossa tra l'altro ampiamente pubblicizzata. “Il segnale è molto semplice, e lo abbiamo sempre sostenuto, e lo ho sempre sostenuto io – ha detto ai giornalisti il ​​ministro Pistorius – Le acque internazionali sono acque internazionali“.

Cosa succede nello Stretto di Taiwan

Il Ministero degli Esteri cinese a Pechino ha ribadito la sua opposizione a quelle che definiscono provocazioni e minacce che danneggiano la sovranità e la sicurezza della Cina con il pretesto della libertà di navigazione. Anche navi da guerra di altri Paesi, come gli Stati Uniti, hanno attraversato lo stretto in passato, suscitando ogni volta le proteste di Pechino. Il Dragone aveva espresso le proprie proteste per il passaggio delle navi tedesche, in viaggio dalla Corea del Sud alle Filippine.

Nel frattempo, il portavoce dell'ufficio cinese per gli affari di Taiwan, Chen Binhuaha affermato che il governo della Cina”esaminerò attentamente” le segnalazioni ricevute via e-mail circa le “attività separatiste” di Taiwan, ma che “le persone coraggiose non hanno nulla di cui preoccuparsi“. Pechino ha infatti istituito un'apposita casella postale per raccogliere le segnalazioni su quelli che considera “irriducibili promotori dell'indipendenza” dell'isola.

Il Partito comunista cinese rivendica la sovranità sull'isola autogovernata, la cui statualità è riconosciuta da appena 12 Stati a livello globale (Eswatini, Guatemala, San Cristoforo e Nevis, Paraguay, Isole Marshall, Palau, Tuvalu, Città del Vaticano, Belize, Haiti , Santa Lucia, San Vincenzo e Grenadine).

Verificheremo e selezioneremo attentamente gli indizi che riceveremo“, ha detto Chen, aggiungendo che Pechino “Non permetterà mai che un singolo elemento indipendente di Taiwan se la cavi, ma non accuserà mai ingiustamente le persone coraggiose“.



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