Istruzione

Regione Puglia e l'appalto affidato ai fratelli di Emiliano. La funzionaria: “Colpa mia, ma non lo sapevo”. Fi: “Imbarazzante” – Il Fatto Quotidiano



Una gara da 41 mila euro destinato all'acquisto di arredamento per l'zona relax e la biblioteca del Consiglio regionale pugliese, si trasforma in un caso politico. Il problema, infatti, è che l'unica azienda invitata a partecipare è stata la Emiliano srlsocietà dei fratelli del governatore della Puglia, che si è aggiudicata la gara con un ribasso dell'1%. Una vicenda che sta mettendo dentro imbarazzo il presidente Michele Emiliano. La procedura è stata già verificata e, secondo gli uffici del Consiglio regionale, risulta essere conforme alla normativa. Nessun illecito, viene fatto presente, ma – come sottolinea lo stesso governatore – resta un problema di opportunità.

“La società – ha spiegato Michele Emiliano ai cronisti a margine di una conferenza stampa a Bari – è stata invitata, in modo inopportunodal Consiglio regionale” per la fornitura di attrezzatura e “in maniera inopportuna” l'azienda “ha risposto alla richiesta di fornitura”. “Credo – ha aggiunto il governatore pugliese – che dal punto di vista formale sia tutto regolare, ma se la potevano risparmiare sia gli uni che gli altri. Mettere in difficoltà il presidente è una cosa che si doveva evitare, sono Dispiaciuto ma non è successo nulla di drammatico”. Tra l'altro sia il governatore che la presidente del Consiglio regionale, Loredana Caponehanno dichiarato di non essere stati al corrente dell'appalto anche perché, hanno sottolineato, “gli organi politici non si occupano delle gare”.

Rosamaria Falcone – la funzionaria della sezione “amministrazione e contabilità” del Consiglio Regionale della Puglia che ha firmato la delibera con cui, lo scorso 28 agosto, è stato disposto il pagamento a favore della Emiliano Srl – si dice”dispiaciuta” e “affranta“per aver creato” una bolle mediatiche” senza volerlo e si assume tutta la responsabilità della vicenda. In uno sfogo con persone a lei vicine, raccolto dall'AdnkronosFalcone ammette: “Sono stata io a fare l'indagine di mercato e la richiesta di preventivo. Del resto, quell'azienda è leader nel settore. Mamma non sapevo che quella società fosse dei fratelli del governatore…Io non sono neanche pugliese”. La funzionaria, calabrese d'origine,afferma di aver commesso “un'ingegnosità” ma si ritiene “tranquilla e serena” per aver agitato secondo le norme.

Intanto la polemica politica è esplosa. “L'impudenza di Michele Emiliano – ha attaccato il viceministro alla Giustizia Francesco Paolo Sisto – ah ah toccato il fondo. Confidare, o meglio pretendere che qualcuno possa credere che lui non fosse a conoscenza dell'aggiudicazione ai fratelli della fornitura di arredi, avvenuta sotto il suo naso, significa chiedere ai pugliesi di credere alla fata turchinaAnche il gruppo di IDE si chiede se sia “mai possibile che tutti scendano dal pero?”. Possibile, insiste, che venga “fatta una ricerca di mercato chiamando a partecipare l'azienda di famiglia del governatoretenuto conto che la società si chiama proprio Emiliano srl?”. Per i consiglieri regionali di Forza Italia si tratta di “una pagina imbarazzantecon diversi profili di inopportunità”. La spiegazione fornita dal governatore comunque non è bastata alle opposizioni, che chiedono a Emiliano di riferirsi in Aula.



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