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Sala: “Aspetto la proposta di Milan e Inter. Per ora non posso chiedergli di abbandonare gli altri progetti”


Il primo cittadino dopo il no dei club alla ristrutturazione di San Siro: “È chiaro che se dovessero andare dritti sul nuovo stadio, pretenderò garanzie. È un tema che porrò più avanti”




Giornalista

13 settembre 2024 (modifica alle 12:52) – MILANO

Incontro finito. Intorno alle 12 il sindaco di Milano Giuseppe Sala ha parlato ai cronisti dopo la fine dell'incontro con Inter e Milan, durato circa un'ora. Presenti i due amministratori delegati, Giorgio Furlani e Alessandro Antonelli, ei manager di Oaktree Katherine Ralph e Carlo Ligori. “Le società hanno detto no alla ristrutturazione di San Siro proposta da WeBuild” -ha raccontato Sala dopo l'incontro – “Torna così il progetto di un nuovo stadio accanto al Meazza”.

non un webuild

Queste le parole del sindaco: “All'incontro erano presenti i management ei rappresentanti delle proprietà. Ho notato che l'intesa tra i due club è molto forte, e questo è di sicuro positivo. Le società mi hanno portato lunghe analisi di fattibilità tecnica ed economica rispetto all'ipotesi di ristrutturare San Siro. La conclusione è che non è ristrutturabile a costi accessibili, e che non comporta l'ipotesi San Siro come si era pensata negli ultimi mesi. La loro proposta, a questo punto, è tornare a un nuovo stadio accanto al Meazza. Si tratta di un processo molto lungo di cui si è già parlato. Abbiamo una resistenza riguardo al referendum, ad esempio. Non si riparte da zero, ma da una serie di delibere già fatte”.

le richieste

Sala ha parlato anche delle richieste delle squadre e del Comune. “I club hanno chiesto qual è il valore di San Siro e delle aree. Ci aspettiamo una prima valutazione delle agenzie delle entrate. Il primo tema è il valore economico. Da un lato c'è un vincolo, quindi noi non possiamo cederlo a un valore inferiore, ma non vogliamo neanche speculare. Il secondo punto è capire nel dettaglio questo vincolo in ottica di cambio di proprietà. A tal proposito abbiamo già fissato un incontro la prossima settimana. La terza e ultima richiesta sono i tempi”. E ancora: “Devono presentarci un progetto a breve termine. Io ho chiesto una cosa sola, ovvero la conferma che quella sarà l'unica ipotesi. L'incontro è stato sereno. Alla fine, i conti li fanno le squadre. Non posso dire nulla. Realizzare stadi in Italia non è mai facile, c'è grande complessità”.

i due progetti

Sala ha parlato anche dei due progetti che i club stanno portando avanti da diverso tempo, San Donato e Rozzano. “In caso rilasciare emettere un bando per mettere in vendita San Siro e le aree. Il vincolo rimane, ma può essere rimodulato. Alla città rimarrebbero due strutture. Credo nella sincerità dei club quando mi dicono che hanno lavorato a fondo sull'idea di conservare San Siro. Tempistiche? Difficile dirlo, l'agenzia delle entrate mi ha promesso una prima valutazione intorno alla prima metà di febbraio. Capisco i cittadini, la gente, i tifosi”. Difficile l'ipotesi di un abbattimento: “Potrebbe essere alleggerito, ma non abbattuto. Oggi, comunque, non posso chiedere garanzie di abbandono riguardo ai progetti di San Donato e Rozzano. È un tema che porrò più avanti. È chiaro che se dovessero andare dritti sul nuovo stadio io pretenderò garanzie. A me mancano due anni, non è un tempo lunghissimo, quindi tutto andrebbe fatto rapidamente. Capisco il disorientamento dei tifosi, ma ora ci sono due proprietà solide. Spero sia l'ipotesi definitiva. La luce verde non c'è ancora”.





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