Sala: “Aspetto la proposta di Milan e Inter. Per ora non posso chiedergli di abbandonare gli altri progetti”
Il primo cittadino dopo il no dei club alla ristrutturazione di San Siro: “È chiaro che se dovessero andare dritti sul nuovo stadio, pretenderò garanzie. È un tema che porrò più avanti”
Incontro finito. Intorno alle 12 il sindaco di Milano Giuseppe Sala ha parlato ai cronisti dopo la fine dell'incontro con Inter e Milan, durato circa un'ora. Presenti i due amministratori delegati, Giorgio Furlani e Alessandro Antonelli, ei manager di Oaktree Katherine Ralph e Carlo Ligori. “Le società hanno detto no alla ristrutturazione di San Siro proposta da WeBuild” -ha raccontato Sala dopo l'incontro – “Torna così il progetto di un nuovo stadio accanto al Meazza”.
non un webuild
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Queste le parole del sindaco: “All'incontro erano presenti i management ei rappresentanti delle proprietà. Ho notato che l'intesa tra i due club è molto forte, e questo è di sicuro positivo. Le società mi hanno portato lunghe analisi di fattibilità tecnica ed economica rispetto all'ipotesi di ristrutturare San Siro. La conclusione è che non è ristrutturabile a costi accessibili, e che non comporta l'ipotesi San Siro come si era pensata negli ultimi mesi. La loro proposta, a questo punto, è tornare a un nuovo stadio accanto al Meazza. Si tratta di un processo molto lungo di cui si è già parlato. Abbiamo una resistenza riguardo al referendum, ad esempio. Non si riparte da zero, ma da una serie di delibere già fatte”.
le richieste
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Sala ha parlato anche delle richieste delle squadre e del Comune. “I club hanno chiesto qual è il valore di San Siro e delle aree. Ci aspettiamo una prima valutazione delle agenzie delle entrate. Il primo tema è il valore economico. Da un lato c'è un vincolo, quindi noi non possiamo cederlo a un valore inferiore, ma non vogliamo neanche speculare. Il secondo punto è capire nel dettaglio questo vincolo in ottica di cambio di proprietà. A tal proposito abbiamo già fissato un incontro la prossima settimana. La terza e ultima richiesta sono i tempi”. E ancora: “Devono presentarci un progetto a breve termine. Io ho chiesto una cosa sola, ovvero la conferma che quella sarà l'unica ipotesi. L'incontro è stato sereno. Alla fine, i conti li fanno le squadre. Non posso dire nulla. Realizzare stadi in Italia non è mai facile, c'è grande complessità”.
i due progetti
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Sala ha parlato anche dei due progetti che i club stanno portando avanti da diverso tempo, San Donato e Rozzano. “In caso rilasciare emettere un bando per mettere in vendita San Siro e le aree. Il vincolo rimane, ma può essere rimodulato. Alla città rimarrebbero due strutture. Credo nella sincerità dei club quando mi dicono che hanno lavorato a fondo sull'idea di conservare San Siro. Tempistiche? Difficile dirlo, l'agenzia delle entrate mi ha promesso una prima valutazione intorno alla prima metà di febbraio. Capisco i cittadini, la gente, i tifosi”. Difficile l'ipotesi di un abbattimento: “Potrebbe essere alleggerito, ma non abbattuto. Oggi, comunque, non posso chiedere garanzie di abbandono riguardo ai progetti di San Donato e Rozzano. È un tema che porrò più avanti. È chiaro che se dovessero andare dritti sul nuovo stadio io pretenderò garanzie. A me mancano due anni, non è un tempo lunghissimo, quindi tutto andrebbe fatto rapidamente. Capisco il disorientamento dei tifosi, ma ora ci sono due proprietà solide. Spero sia l'ipotesi definitiva. La luce verde non c'è ancora”.
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