Istruzione

Chiara Valerio: “A scuola, quando prendevo 10, mia mamma non mi diceva mai 'brava'” – Orizzonte Scuola Notizie


Chiara Valerio, scrittrice e autrice del giallo “Chi dice e chi tace” (Sellerio), ha partecipato al panel “Vivere per scrivere/scrivere per vivere” al Tempo delle Donne, evento organizzato dal Corriere della Sera, dove ha esplorato il legame tra scrittura e impegno civile.

Il suo romanzo, che affronta una morte in circostanze sospette, è un invito a riflettere su interrogativi complessi ea cercare risposte in un mondo intriso di ambiguità.

Nel dialogo con Alessandra Arachi, Valerio ha sottolineato l'importanza di affrontare le battaglie civili come la parità salariale e il potenziamento delle infrastrutture sociali. “Chi è più giovane vede più lontano”ha affermato, evidenziando come le nuove generazioni possano portare una visione fresca e innovativa nel dibattito pubblico.

La scrittrice ha anche condiviso aneddoti della sua infanzia, rivelando un episodio significativo legato al suo rapporto con la madre. “A scuola, quando prendevo 10, mia mamma non mi diceva mai 'brava'. Così andavo da lei e le chiedevo: 'Mamma, perché non mi dici 'brava'?'. E lei rispondeva: 'Perché sono paternalista'”.

Quando le è stato chiesto se avesse consigli da dare, Valerio ha risposto con un'umiltà: “Io non ho consigli da dare, ma li accolgo volentieri. Mi piace fornire strumenti di conoscenza”. Un'affermazione che riflette il suo approccio alla scrittura e alla vita, incentrato sulla condivisione e sull'empowerment attraverso la cultura.



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