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Starmer alla scoperta di Meloni “Linea comune sugli arrivi irregolari”


LONDRA — Un portavoce di Downing Street ci dice che Signore Keir Starmer non vede l'ora di discutere con Giorgia Meloni «di immigrazione e del successo dell'Italia nel combattere gli arrivi illegali». In che senso successo? «Lo scorso anno, Roma è riuscita a ridurre gli sbarchi del 60% grazie alla cooperazione internazionale e controlli capillari. Il primo ministro visiterà anche un centro della Guardia Costiera contro l'immigrazione illegale. Il Regno Unito e l’Italia hanno sfide comuni. L'emergenza immigrazione può essere risolta solo lavorando insieme».

Starmer-Meloni, la strana coppia. Dopo l'inossidabile asse con il conservatore Rishi Sunak, Meloni avrà lo stesso, straordinario rapporto con il successore di centrosinistra? Oggi il nuovo primo ministro britannico sarà per la prima volta in visita a Roma e già alla vigilia è prodigo di inaspettate lodi per Meloni. Ma le differenze ideologiche e politiche ora non contano. Starmer vuole forgiare una grande alleanza con Meloni contro l'immigrazione irregolare. E come aveva dichiarato a Repubblica due mesi fa, «voglio capitalizzare i buoni rapporti con l'Italia lasciati dal mio predecessore».

Certo, pure il tempismo non è dei migliori, visto che Starmer atterra a Roma due giorni dopo la richiesta di sei anni di carcere per Matteo Salvini per il caso Open Arms. È davvero un modello, l'Italia? Eppure, Roma resta fondamentale per il Regno Unito, perché sui migranti Starmer è in difficoltà, dopo aver appena cancellato le deportazioni in Ruanda, i numeri record di arrivi e l'ennesima strage nella Manica ieri, 8 migranti morti: «Distruggeremo le bande di trafficanti di uomini», continua il portavoce del Numero 10. Tanto che oggi Starmer nominerà anche un “Comandante della sicurezza ai confini”, Martin Hewitt.

Il leader britannico stamattina farà colazione con alcuni imprenditori italiani a Roma. Poi, dopo l'incontro con la Guardia Costiera italiana, si dirigerà a Villa Doria Pamphili dove avrà bilaterale e pranzo con Meloni, prima di ripartire per Londra. Una delle idee allo studio tra Meloni e Starmer è far sì che l'Europol si concentri soprattutto sull'emergenza migranti. Non solo: dopo aver cestinato il Ruanda, Starmer è tentato dal replicare un ricollocamento all'estero più soft di migranti, simile agli accordi del governo Meloni con l'Albania, «parte del successo dell'Italia», sebbene sia un altro modello a rischio flop.

Durante la visita romana di Starmer, sottolinea Downing Street, «si parlerà anche di Sicurezza comune, Difesa, Ucraina, così come di resettare i nostri rapporti con l'Europa», ossia «migliorarli», «come già fatto in visita a Berlino e Parigi. Ci sono 600 mila italiani nel Regno Unito, l'Italia è il nostro nono partner commerciale: rafforzeremo di più la nostra alleanza». Speranze di allentamento dei visti per i giovani italiani che vogliono trasferirsi nel Regno Unito? «No, non è nei piani».



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