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Fonseca, giorni decisivi: derby fondamentale. Se il Milan cambia, Sarri primo candidato


La partita con l'Inter può decidere il futuro dell'allenatore: sarà importante la prestazione, oltre il risultato. L'ex tecnico della Juve accetterebbe, come Tudor. Terzic era a San Siro col Liverpool, ma non è un obiettivo




Giornalista

18 settembre 2024 (modifica alle 21:57) – MILANO

Paulo Fonseca è nella centrifuga. Roma lo ha preparato agli umori variabili del calcio italiano ma qui si va oltre, qui è come uscire di casa per una camminata in montagna e dover scalare l'Everest. Fonseca a metà settembre è già in bilico. E' il colpevole principale? No, ma questo è il calcio: l'allenatore è il pezzo più semplice da sostituire. Il Milan lo ha difeso in previsione e Giorgio Furlani nel giorno della presentazione di Abraham – era il 3 settembre – lo ha confermato: “Non c'è nessun tipo di panico, eviterei di parlare di partite importantissime o simili. Siamo soddisfatti del lavoro del mister e siamo tutti con lui, squadra compresa”. Milano-Liverpool però è stato una botta forte e il derby all'orizzonte è la prova più difficile possibile. Tutti al Milan sperano in una risalita e, pur non essendoci un aut aut sul derby, è chiaro che la tappa sarà decisiva. Se il Milan dimostrerà di essere vivo, al netto del risultato, Fonseca potrà guardare un Milan-Lecce della prossima settimana e immaginare una risalita. Se anche il derby fosse una disfatta, il cambio sarebbe una possibilità concreta.

chi sarebbe l'erede?

Quale allenatore potrebbe prendere il Milan? La logica porta a un allenatore con esperienza nel campionato italiano e personalità per gestire il momento nero. Maurizio Sarri è il primo nome tra gli allenatori disponibili. Pro: è stato apprezzato anche in passato dalla dirigenza del Milan, è stato a Juve e Chelsea (vincendo trofei con entrambe), ha già allenato Loftus-Cheek e Morata. Ovviamente MS accetterebbe. Dubbi? Il principale forse è tecnico: Sarri ha storicamente bisogno di lavorare molto sul campo e iniziare senza un'estate a disposizione, per lui, sarebbe particolarmente complicato. Poi un particolare, non così secondario: in difesa sceglie da sempre calciatori bravi a leggere le situazioni, ad avere la palla come riferimento, a muoversi sincronicamente al centimetro. Tomori e Pavlovic, diciamo, non sono i suoi tipi.

Allegri e Tudor

Altri allenatori italiani o di scuola italiana liberi sono Massimiliano Allegri e Igor Tudor. Allegri ha un curriculum ideale ma la scintilla non è scoccata in estate e difficilmente scatterebbe ora. Max accetterebbe di entrare in una situazione così complicata, in campo e soprattutto fuori? Alla Juventus, nel 2021, è tornato per la fiducia reciproca con la proprietà, qui la situazione è molto diversa. Il tempo dirà. Tudor invece non ha mai allenato una squadra così importante ma conosce l'Italia, al Milan è apprezzato, non lascerebbe dubbi su un sì incondizionato in caso di chiamata. Sergio Conceiçao in estate è stato considerato e non scelto: i contatti ci sono stati ma non si è andati oltre. Piace molto ai tifosi, l'impressione è che sia piaciuto meno al club.

terzino a san siro

Il caso-Terzic, in tutto questo, merita qualche riga. L'ex allenatore del Borussia Dortmund ieri era allo stadio di Milan-Liverpool. E' rimasto a Milano in serata e le voci su un suo futuro al Milano si sono diffuse. L'identikit di certo è interessante: è giovane e ambizioso come piace alla proprietà, ha portato il Borussia alla finale di Champions e cerca una nuova opportunità. Terzic però per il Milan non è un obiettivo, non un'opzione concreta per il futuro. Il futuro ora è il derby, con una certezza: Inter-Milan ha segnato tutte le ultime stagioni del Milan, il 2024-25 non farà eccezione.





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