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Nadia Bengala, la figlia Diana Schivardi finita nel mirino del serial killer di Prati


Diana Schivardi non era semplicemente entrata in contatto con Giandavide De PauLa figlia dell'ex Miss Italia Nadia Bengala hato di essere l'ennesima vittima rischiando dell'ex autista del boss Michele Senese, l'uomo che il 17 novembre a ucciso tre donne in mezza mattinata, a Prati.

De Pau, prima di contattare Li Yanrong, Xiuli Guo e Martha Lucia Torres Castano, aveva composto un altro numero, voleva incontrare un'altra persona: Diana Schivardi.

Per questo motivo il tribunale ha chiesto di ascoltarla. Anche se i medici lo sconsigliano. La ragazza è infatti in cura da quando è stata fermata dopo un maldestro tentativo di furto, una macchina terminata con una condanna a 1 anno e 10 mesi di reclusione.

Adesso i dalla struttura sanitaria hanno firmato hanno certificati medici che hanno permesso alla donna di non presenziare in aula lo scorso 10 settembre. Ma la sua testimonianza è ritenuta talmente importante che adesso i magistrati insistono per convocarla nuovamente. Diana Schivardi deve confermare quanto raccontato il 30 novembre del 2022, poco dopo il triplice femminicidio, a proposito di De Pau. «L'ho conosciuto tre anni fa…mi ha contattato telefonicamente e ci siamo incontrati a casa sua sulla Balduina, in zona Monte Mario», ha detto. La ragazza è rimasta colpita: lui le aveva mostrato una sua foto, trasmessa al telegiornale, «per farmi capire che era una persona con la quale era meglio non scherzare». «È un tipo strano – ha detto alla polizia – non mi piace, mi fa paura. Con fare minatorio raccontava cose strane tipo che alcune persone se vogliono possono portare le ragazze in barca, così da poterle far sparire in mare senza problemi»

La figlia dell'ex miss Italia lo ha incontrato due volte. Poi è stata contattata la notte del 16 novembre, e ancora il 17, il giorno del delitto. «Mi ha chiesto di andare da lui….non ho accettato l'invito e ho bloccato il suo contatto sul telefonino perché è una persona che non mi piace, non mi fido di lui», mette a verbale. Li Yanrong, Xiuli Guo e Martha Lucia Torres Castano invece si sono fidate, hanno aperto le porte delle loro case. E De Pau le ha ucciso.



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