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Szoboszlai punisce il Milan dopo averlo sfiorato due volte


Prima con Boban, poi quando i rossoneri erano vicini a Rangnick, l'ungherese è stato davvero a un passo da Milanello. La scorsa estate, il passaggio al Liverpool. E coi Reds il gol a San Siro…




Giornalista

19 settembre – 10:19 – MILANO

È una storia di quattro anni fa quando Dominik Szoboszlai aveva già cominciato ad imparare l'italiano, a neanche vent'anni. Il talento ungherese che con il Liverpool sta dimostrando tutto il suo valore, compreso il gol che ha chiuso la partita dell'altra sera a San Siro, ha avuto due volte la possibilità di firmare per il Milan. Ma in entrambe le occasioni all'ultimo momento qualcosa è andato storto.

zvone

Tutto ruota attorno alla figura di Zvone Boban, planato in casa rossonera nell'estate del 2019 con incarichi tecnici rilevanti nell'ambito della gestione Elliot. E il croato individua subito quel ragazzo che neanche ventenne nel Salisburgo si è messo in luce per le doti realizzative oltre che tecniche: 4 gol in 8 gare di Champions League con la piccola squadra austriaca. Ad attrarlo c'è anche un'opportunità di mercato rilevante, visto che il talento di Budapest ha strappato una clausola da poco più di 20 milioni di euro per poter scegliere liberamente il proprio futuro. Il Milan è ingolosito da quest'investimento, tant'è vero che la trattativa con i suoi agenti procede spedita. Poi, all'ultima curva di via Aldo Rossi si cambia idea. Qualcuno dice che non ci si fidasse del carattere ancora acerbo del giocatore, ma rimane la sensazione che quell'investimento per un semisconosciuto appare esagerato.

ritorno di fiamma

Ma nel breve volgere di pochi mesi la storia torna d'attualità. Sì, perché nel frattempo i vertici milanisti entrano in contatto con il vate delle giovanili tedesche, Rangnick, una storia d'amore che procura ferite insanabili nella famiglia milanista. Tant'è vero che quando Boban viene a sapere dell'idillio sbatte la porta e lascia l'amato Milan in maniera rumorosa. Tra le altre cose ha saputo (forse) di quegli incontri clandestini a Milano per realizzare il primo colpo dell'immanente gestione Rangnick: Szoboszlai, appunto. In quegli incontri l'attuale con Giorgio Furlani arriva a disegnare l'intesa per un contratto quinquennale con Dominik, un'intesa pressoché totale. E nell'entourage del giocatore si brinda a questa soluzione cara a tutti.

imprevisto

Invece, ancora una volta, c'è l'imprevisto all'orizzonte. il rapporto con Rangnick si deteriora all'improvviso, mentre Stefano Pioli continua a guidare la squadra verso una vera e propria rinascita. È piena estate quando avviene la rottura con il manager tedesco: il 21 luglio dopo la vittoria in casa del Sassuolo viene annunciato il rinnovo del tecnico parmigiano. In questo lasso di tempo si consuma l'addio al talento ungherese che guarda caso a gennaio approda al Lipsia in virtù di quella clausola che il Milan inizialmente aveva considerato elevata. I risultati sono evidentemente soddisfacenti per la galassia della Red Bull, considerato che la scorsa estate Dominik sbarca ad Anfield Road per un trasferimento che pesa 70 milioni di euro. Il resto è storia recente. Al Milan resta l'amaro in bocca di non aver portato a casa un top player. Di quelli veri.





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