Ricette

Vino a bassa gradazione, addio al monopolio in Finlandia


Un'ottima notizia per il vino italiano stretto tra calo dei consumi internazionali e offensive salutistiche. A giugno scorso in Finlandia è entrata in vigore una legge votata dal Parlamento di Helsinki che liberalizza il commercio delle bevande alcoliche con fermentazione naturale fino a 8 gradi.

La Finlandia (5,5 milioni di abitanti, 30 milioni di bottiglie di vino importate l'anno dall'Italia e un consumo pro capite di 10 litri) non è un mercato strategico per il vino made in Italy, tuttavia, la decisione può aprire spazi nuovi per i prodotti low Alcohol e zero Alcohol per il vino in generale.

Nei paesi del Nord Europa (Finlandia, Svezia, Norvegia e Islanda) la vendita di alcolici non è libera ma è gestita dallo Stato mediante monopolio pubblico. Un po' come avviene in Italia con il tabacco. E questa decisione del Parlamento finlandese può aprire una breccia in un regime finora difeso a spada tratta.

In sostanza, i prodotti alcolici ottenuti da fermentazione naturale come vino, sidri, birra e i prodotti trattati con una gradazione contenuta entro gli 8 gradi possono essere commercializzati anche nella grande distribuzione e non devono più passare dal monopolio pubblico. Una novità importante soprattutto per un paese come l'Italia che vanta etichette di vino naturalmente a gradazione ridotta e che rientrano nella categoria appena liberalizzata.

Un vero vantaggio competitivo considerato che altri paesi produttori come Francia e Spagna non hanno vini sotto gli 8 gradi e per cogliere le opportunità aperte dalla legge finlandese devono necessariamente dealcolare.



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