L’ultimo saluto a Totò Schillaci, i funerali in cattedrale a Palermo
Celebrati in cattedrale a Palermo i funerali di Totò Schillaci, il calciatore eroe di Italia 90 morto mercoledì a causa di un cancro. La camera ardente era stata allestita allo stadio Renzo Barbera da lì questa mattina il feretro è stato portato nel rione Cep dove il calciatore ha vissuto fino a quando non venne acquistato dal Messina. In cattedrale oltre mille persone hanno atteso Schillaci per l'ultimo saluto.
Mille persone in cattedrale per Totò Schillaci, c'è anche Bergomi
Cattedrale di Palermo piena di gente per l'addio a Totò Schillaci. C'è anche Beppe Bergomi compagno in nazionale e nell'Inter dell'eroe di Italia 90. Dentro la chiesa sono presenti oltre mille persone: tutti occupati gli 800 posti a sedere. Altre 200 persone circa sono in piedi nei transetti. In tantissimi sono stati costretti a restare fuori. Il rito delle esequie di Totò Schillaci è officiato da monsignor Filippo Sarullo, parroco della Cattedrale. Al termine della celebrazione, la benedizione delle spoglie sarà impartita dall'arcivescovo Corrado Lorefice.
Migliaia di persone davanti alla cattedrale salutano Totò Schillaci
Un bagno di folla ha accolto il feretro di Totò Schillaci arrivato alla cattedrale di Palermo per l'ultimo saluto al calciatore eroe di Italia 90. Miglia di persone hanno atteso la salma nel giardino del duomo del capoluogo. Tante le bandiere del Palermo squadra nella quale, invero, Schillaci non ha mai giocato.
Inno di Mameli al Cep dopo “Notti Magiche” per Totò Schillaci
Dopo “Notti Magiche”, nel rione Cep di Palermo si intona l'inno di Mameli, al passaggio del feretro di Totò Schillaci. Per ricordare il calciatore eroe di Italia 90 partono i fuochi d'artificio ei palloncini azzurri si liberano nel cielo. Il feretro, con i simboli della nazionale e di tutte le squadre in cui Schillaci ha giocato viene sollevato e portato dentro l'atrio della chiesa di San Giovanni Apostolo. “Era uno di noi”, dice il Cep per salutare il suo campione e alfiere nel mondo.
Il corteo funebre di Schillaci nella strada dove giocava da bambino
Tra lacrime e applausi il corteo ha calpestato l'asfalto del rione Cep di Palermo dove Totò Schillaci, bomber di Juventus e Inter, giocava negli anni Settanta con le porte fatte con le cassette della frutta. “Forza Totò”, “gli occhi di Totò Schillaci”, “un applauso per Totò”, grida qualcuno, mentre il corteo passa tra i negozi chiusi e l'affetto della gente attorno alla famiglia. A metà strada un uomo con una grande cassa fa partire “Notti Magiche” e alcuni con il groppone in gola provano a intonare l'inno del Mondiale che portò il nome di Schillaci ovunque nel mondo.
Il feretro di Totò Schillaci portato al Cep, il suo quartiere
I bambini della scuola che fanno un corridoio nella piazza dove Totò Schillaci giocava da piccolo. Il lungo corteo di lacrime e commozione, ma anche la canzone “Notti Magiche”, simbolo del Mondiale in cui Schillaci fu protagonista. Il Cep di Palermo, il suo rione, ha salutato il campione come si fa con gli eroi popolari. Il feretro è partito dalla via Luigi Barba, dove la famiglia Schillaci si diffonde dal Capo negli anni Sessanta. Ad accoglierlo centinaia di bambini della scuola Giuliana Saladino, ma anche gli amici, i vicini e tutti quelli che non lo dimenticano.