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Clamoroso ad Avellino, saltano l’allenatore e tutta l’area tecnica: via Pazienza e Perinetti


Dopo la sconfitta con Latina e un inizio di campionato disastroso, la società fa piazza pulita. Panchina per ora affidata a Biancolino

Domenico Zappella

22 settembre 2024 (modifica alle 10:15) – MILANO

Ribaltone totale in casa Avellino dopo la pesante sconfitta interna (0-1) di ieri sera contro il Latina che ha relegato gli irpini al penultimo posto. Stamane la società ha ufficializzato gli esoneri del direttore dell'area tecnica Perinetti, del direttore sportivo Condò, del responsabile area scouting Strano e dell'allenatore Pazienza. Insieme al tecnico sollevato anche l'allenatore in seconda La Porta e il preparatore Zoila. Management dirigenziale completamente azzerato, mentre dello staff tecnico restano momentaneamente l'allenatore dei portieri Rapacioli, che ieri sera aveva sostituito in panchina lo squalificato Pazienza, e il match analyzer.

soluzione temporanea

La squadra è stata affidata a Raffaele Biancolino, promosso dalla formazione Primavera 2, che già alle ore 11 dirigerà il primo allenamento. Una soluzione interna indispensabile vista che martedì si scenderà nuovamente in campo, in trasferta con la Turris, ma che una sorpresa potrebbe diventare anche un lungo raggio. La società, infatti, nonostante i venti di crisi che già c'erano stati nelle scorse settimane non si è cautelata. I contatti con numerosi allenatori erano stati allacciati dall'ormai vecchia dirigenza, e così Biancolino (bandiera degli irpini da calciatore con 4 promozioni all'attivo in serie B) dovrebbe restare in panchina anche per la successiva gara interna di domenica prossima col Foggia. Oggi, inoltre, alle ore 15 la stessa formazione giovanile della Primavera scenderà in campo al Partenio-Lombardi per affrontare il Monopoli e in panchina a questo punto dovrebbe esserci Vincenzo Riccio, altro indimenticato ex calciatore che lo stesso Biancolino in estate aveva voluto fortemente riportare in Irpinia in veste di suo vice.

tutte le origini

Una sorta di amarcord per l'Avellino che si affida così ai suoi vecchi condottieri che da calciatori hanno ottenuto promozioni e risultanti importanti. Non un vero debutto però tra i professionisti per il “Pitone”, così è sempre stato ribattezzato Biancolino, che già due stagioni fa subentrò in panchina dopo l'esonero di Taurino nella sfida contro la Viterbese, e prima dell'avvento di Rastelli. A livello societario in attesa di un nuovo direttore sportivo e generale, pieni poteri a Giovanni D'Agostino, figlio del patron Angelo Antonio.





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