Economia Finanza

Il voto in Sri Lanka, il candidato marxista è in testa, ma l’esito resta incerto


Dal nostro inviato

COLOMBO – Il candidato marxista Anura Kumara Dissanayakeo AKDè in vantaggio nelle elezioni presidenziali che si sono svolti sabato in Sri Lanka. Con lo spoglio che procede più a rilento delle previsioni – e con circa metà delle schede scrutinate – il leader di sinistra è in testa con il 29,8% delle preferenzecontrolla il 25,7% di Sajith Premadasa e il 13,3% del presidente uscente Ranil Wickremasinghe.

Il sistema elettorale delle presidenziali è una specie di “turno-unico-con-ballottaggio-incorporato”: vince chi raccoglie il 50% dei voti più unoma ogni elettore può esprimere fino a tre preferenze. Se nessun candidato raggiunge la maggioranza assolutavince chi, tra i primi due classificazioni, raccoglie più voti, tenendo conto anche delle seconde ed eventualmente terze preferenze espressa dagli elettori che non li hanno votati come prima scelta.

Pur avendo viaggiato per alcune ore sopra la soglia del 50% delle preferenze, AKD non sarà in grado di raggiungere la maggioranza assoluta. È difficile dire se il distacco tra lui e il secondo candidato sia incolmabile con il conteggio dei secondi e delle terze preferenzeCome spiegarlo Nishan di Meldirettore esecutivo del think tank Ricerca Veritéessendo una figura più divisiva e con una connotazione politica diversa dagli altri candidati, tutti moderati, «AKD potrebbe raccogliere meno secondi e terze preferenze rispetto ai suoi rivali».

Siccome le seconde e terze preferenze che verranno computate sono quelle dei candidati che non vanno al ballottaggio e siccome il grosso delle schede di questo tipo sono andate in prima battuta a Ranil Wickremasinghe, il più a destra dei candidati di pesoè probabile che una parte non marginale dei voti per lui si riversi non su AKD, ma sul suo rivale centrista Sajit Premadasa.



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