Istruzione

Violenza inaudita in classe: studente rompe il naso con un pugno al docente che gli aveva sequestrato il cellulare. Accade in Francia – Orizzonte Scuola Notizie


Un grave episodio di violenza scolastica a Villeurbanne, in Francia, riaccende il dibattito sull'utilizzo degli smartphone in classe e sulla sicurezza degli insegnanti. Un liceale ha aggredito il suo professore, rompendogli il naso, dopo che quest'ultimo gli aveva confiscato il cellulare durante la lezione.

L'episodio, avvenuto in un normale giorno di scuola, ha visto il docente reagire secondo il regolamento scolastico, confiscando il telefono allo studente che lo stava usando in modo improprio. La reazione del ragazzo, però, è stata spropositata e inaccettabile: un pugno violento al volto del professore, che ha riportato la frattura del setto nasale.

L'episodio, purtroppo, non rappresenta un caso isolato. In Francia, come in altri paesi europei, si registra un aumento preoccupante degli episodi di violenza a scuola, spesso riconducibili a un clima di generale malessere sociale e alla difficoltà di gestire l'uso dei dispositivi digitali in classe.

L'aggressione riaccende il dibattito sull'opportunità di vietare completamente gli smartphone a scuola, come già avviene in alcuni paesi. I sostenitori del divieto totale sostengono che i telefoni cellulari siano una continua fonte di distrazione per gli studenti e che il loro utilizzo improprio possa alimentare fenomeni di cyberbullismo e di dipendenza.

Stop ai cellulari in classe

La vicenda, riportata da Le Figaro, ha scosso l'opinione pubblica francese e ripropone anche in Italia la questione della gestione dei dispositivi elettronici a scuola. Proprio di recente, il Ministro dell'Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara ha emanato una circolare per limitare l'uso dei cellulari in classeconsidera una fonte di distrazione e una causa del calo dell'apprendimento.

La circolare di Valditara incoraggia l'utilizzo di strumenti tradizionali come il registro cartaceo e il diario scolastico, affiancandoli al registro elettronico. L'obiettivo è quello di riportare l'attenzione degli studenti sulla lezione e di contrastare il fenomeno del cyberbullismo, spesso alimentato dall'uso indiscriminato degli smartphone.

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