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Oggi “Entertainment!” dei Gang Of Four compie 45 anni


Il lato destro della copertina monocromatica di “Entertainment!”, storico album di debutto dei La banda dei quattroè occupato da tre piccoli riquadri che mostrano prospettive diverse di un unico, semplicissimo gesto: una stretta di mano. Un cowboy e un nativo americano ““ stilizzatissimi, praticamente ridotti a puntini di colore ““ si salutano in maniera pacifica e amichevole. Fin qui, nulla di strano. Non fosse che, come si suol dire, l'apparenza inganna.

E in questo caso l'imbroglio viene svelato da tre stringatissime frasi che, in un prodigio di schematizzazione, sembrano quasi voler serpeggiare tra le immagini. Cosa ci dicono? Ecco a voi la traduzione in italiano: L'indiano sorride, crede che il cowboy sia suo amico. Il cowboy sorride, è felice di aver beffato l'indiano. Ora puoi sfruttarlo.

La band di Leeds non poteva trovare una formula migliore per descrivere la brutalità del colonialismo. Un messaggio elementare, secco e assolutamente privo di fronzoli: proprio come il suono che caratterizza questo disco, frutto di una geniale commissione tra il calore del funk e il gelo del post-punk. Nel 1979 si trattava di una novità assoluta; oggi, il linguaggio musicale creato quasi dal nulla dai La banda dei quattro ha un nome (dance-punk) e una quantità imprecisata di epigoni, la maggior parte dei quali emersi nel pieno del revival new wave di una decina di anni fa (Radio 4, Rapimento, Teste del futuro, Francesco Ferdinando“…).

Quanti di loro sono riusciti a sfiorare i livelli raggiunti dai maestri? Pochissimi, forse nessuno. Qualcuno ci ha provato, ma ha fallito miseramente: il debito maturato nei confronti del suono forgiato da Andy Gill, Re Jon, Dave Allen e Il dottor Hugo Burnham li ha letteralmente schiacciati. L'esempio di “Entertainment!” ha lasciato dietro di sé una scia considerevole di meteore più o meno talentuose, su questo non ci sono dubbi. D'altronde, si tratta di un album importante e seminale sotto svariati punti di vista. Quanti chitarristi hanno imitato lo stile nervoso ed estremamente ritmico di Gill? Quanti artisti hanno messo al bando ogni forma di effettistica con la speranza di recuperare quel senso di spoglia e rudimentale frenesia che, almeno agli esordi, era il tratto più riconoscibile della musica dei La banda dei quattro?

Le dodici tracce di “Entertainment!” non sono altro che versioni scarnificate di quella disco che, sul finire degli anni '70, deteneva ancora il monopolio delle piste da ballo di mezzo mondo. Il quartetto britannico, con non poca freddezza, dissezionò gli elementi funk dei singoli di maggior successo trasmessi alle radio per cucirli di volta in volta con brandelli di punk, rock, pop e persino dub. A fare la vera differenza fu l'approccio cinico e caustico alla materia: il gruppo, con un piglio probabilmente ripreso dalla nascente scena industriale, diede il tramite un lento processo di disumanizzazione della danza.

IO La banda dei quattro spazzarono via i lustrini, disintegrarono le apparenze e farcirono i loro brani di testi dal fortissimo contenuto politico. Nel raccontare le brutture del capitalismo e dell'occidente, King mostrerà una spietatezza degna del cowboy stampato in copertina. Per lui, non vi è alcuna differenza tra la giornata tipo del cittadino/consumatore modello e quella del nordirlandese torturato in carcere (“Ether”). La mercificazione dell'amore (Amore ideale, un nuovo acquisto) è il tema principale di “Natural's Not In It”; la sua banalizzazione, invece, ricopre un ruolo rilevante tra le pieghe marxiste di “Damaged Goods” (A volte penso di amarti/Ma so che è solo lussuria).

I protagonisti delle canzoni sono prigionieri inconsapevoli della routine: seguendo modelli imposti dai media e dal libero mercato (È sul mercato/Sei nel listino prezzida “Return The Gift”), sono alla costante ricerca di qualcosa in grado di appagarli. A che servire avere ambizioni? Le vicende dei grandi uomini che hanno fatto la storia sono destinati ai libri, ei libri sono destinati a prendere polvere sugli scaffali (Nessun uomo debole nei libri a casa/Gli uomini forti che hanno fatto il mondo/La storia vive sui libri a casa/I libri a casada “Non Grandi Uomini”). Molto meglio lanciarsi nell'infinito, estenuante inseguimento dell'oggetto dei desideri, che cambia come cambiano le tendenze. Cosa non si è disposto a fare, per un briciolo di divertimento.

Gang Of Four ““ “Divertimento!”
Data di pubblicazione: 25 settembre 1979
Tracce: 12
Lunghezza: 39:53
Etichetta: EMI
Produttori: Andy Gill, Jon King, Rob Warr

Elenco tracce:
1. Etere
2. Non c'è nulla di naturale
3. Non sono grandi uomini
4. Merci danneggiate
5. Restituisci il regalo
6. Le armi prima del burro
7. Ho trovato quell'essenza rara
8. Vetro
9. Contratto
10. A casa è un turista
11. 5.45
12. Amore come l'antrace



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