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Raid aereo israeliano devasta la valle della Bekaa: otto morti, tra cui donne e bambini



Un raid aereo israeliano ha colpito duramente la valle della Bekaa in Libano, distruggendo un edificio di tre piani abitato da diverse famiglie. Secondo quanto riferito dal ministero della salute libanese, otto persone hanno perso la vita, tra cui donne e bambini, in quello che appare come uno degli attacchi più sanguinosi delle ultime ore. Le operazioni di soccorso, coordinate dalla Croce Rossa libanese e dalla Protezione Civile, hanno permesso di evacuare decine di feriti, molti dei quali in gravi condizioni, verso gli ospedali della regione.

Questo attacco fa parte di una serie di incursioni aeree israeliane che, dalle prime ore di oggi, interessato hanno numerose località nel sud del Libano. Tra le 5 e le 8 del mattino (ora locale), sono stati colpiti i villaggi di Debbin, Deir Serian, Tayr Debba, Maarake, Bedias, Bazouriye e Majdel Zoun, insieme a Tebnin, Souane, Qabrikha, Nabatiyé el-Fawqa e Kfar Remmane. Questi bombardamenti hanno causato danni significativi alle strutture residenziali, alimentando il timore di ulteriori vittime tra la popolazione civile.

L'attacco più devastante si è verificato nella regione di Nabatiye, poco prima dell'alba, intorno alle 4:30 locali. I bombardamenti raso hanno al suolo interi quartieri residenziali, provocando gravi danni e seminando il terrore tra la popolazione. Nella notte, la regione di Baalbeck è stata colpita da una pioggia di fuoco: circa 40 attacchi aerei hanno devastato i dintorni della città, nota per le sue antiche rovine romane. Durante uno di questi raid, sulla strada da Douris a Baalbeck, nove persone sono state uccise. Il ministero della salute libanese ha descritto l'operazione come uno dei momenti più drammatici dell'intera offensiva, con danni diffusi e perdite umane devastanti.

Nel villaggio di Shaat, sempre nella valle della Bekaa, un'intera famiglia è stata sterminata da un bombardamento israeliano. Secondo i soccorritori ei testimoni locali, la scena che si è presentata dopo l'attacco è stata descritta come un vero e proprio massacro.

Gli attacchi israeliani non hanno risparmiato altre località del sud del Libano. Durante la notte, le città di Tayr Felsay, Tayr Harfa, Srifa e Wadi el-Kfur sono state colpite dai bombardamenti, mentre sono stati segnalati anche raid con l'uso di fosforo vicino a Naqura. Le conseguenze per la popolazione civile sono state gravissime, con l'area che, oltre ai danni materiali, ora rischia di dover affrontare le conseguenze sanitarie derivanti dall'uso di armi proibite dal diritto internazionale.

Tra le vittime degli attacchi notturni ci sono due civili, un ingegnere e sua moglie, uccisi in un bombardamento a Nabatiye al Fawqa, nei pressi di un'autostrada. La loro morte ha suscitato sdegno e dolore tra la popolazione locale, che continua a subire le conseguenze di un conflitto che non accenna a placarsi.

L'escalation delle ultime ore rischia di far precipitare ulteriormente la situazione nel sud del Libano, già da tempo teatro di scontri tra le forze israeliane e le milizie locali. Il ministero della salute libanese ha lanciato un appello alla comunità internazionale affinché intervenga per porre fine alle violenze che stanno decimando la popolazione civile e distruggendo intere comunità. Tuttavia, al momento, non si intravedono segnali di una possibile tregua, e la popolazione libanese continua a vivere nell'incertezza e nel terrore, con il suono dei jet che risuona incessantemente nei cieli.





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