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Boxe, Cardillo vs Giustini: sabato live streaming su Repubblica il titolo italiano dei massimi


I pesi massimi, e basta riavvolgere il nastro di qualche giorno sul match tra Joshua e Duboissono indubbiamente la categoria più affascinante del pugilato. Se aggiungiamo l'importanza di un titolo italiano, ecco che la sfida tricolore di Scandicci tra Gianmarco Cardillo ed Eduardo Giustini, che Repubblica proporrà live streaming sabato a partire dalle 21,45, è di quelle da non perdere.

Cardillo, il campione: “Ero un timido, non ho mai fatto apgni con nessuno”

Il campione è Gianmarco Cardillo da Cassino: 35 anni, 12 vittorie su altrettanti incontri. Di queste solo due prima del limite, percentuale decisamente bassa visto che parliamo di massimi: “Sono un tecnico, non a caso il mio mito è Muhammad Ali. Mi manca il colpo del ko, è vero, però nella nostra categoria mai dire mai, se un pugno arriva preciso e potente sono dolori”. Campione dal luglio del 2023, dopo una difesa a Ferrara contro Venturelli si tratta della seconda volta che mette in palio la cintura. E lo farà in trasferta: “Fino a un certo punto, da Cassimo arriverà un pullman di miei tifosi che sicuramente si faranno sentire”.

Una passione, quella per la boxe,iniziata da adolescente: “Prima con la kickboxing, ma presto ho capito che mi piaceva di più portare i colpi di braccia”. Nessuna storia difficile alle spalle: “Ero un ragazzino assolutamente timido, mai fatto a botte. Anzi, a volte ho lasciato correre su qualche parola di troppo…”. Sta seguendo con attenzione la scalata di Guido Vianello, ultimamente entrato nella classifica mondiale che conta: “Il mio sogno sarebbe fare un incontro con lui, magari in territorio americano. Un sogno e, preciso, un onore”. Il suo ambito però attualmente è la boxe italiana, che spesso vuol dire sacrificio: “Lavoro nell'esercito, faccio il pendolare da Cassino a Roma tutti i giorni per andare ai Granatieri di Sardegna, a Pietralata. Non combatto per le forze armate ma a titolo personale, i miei allenamenti si svolgono sempre fuori dall'orario di lavoro”. Sposato con Manuela (“Quando l'ho conosciuto le ho detto che mi avrebbe dovuto dividere con due passioni, la boxe e il lavoro”) e tre figlie: “Se volessero fare la boxe? Questo sport è disciplina e lo consiglio a tutti e tutte. Ma volevo darsi all'agonismo non lo so, perché è veramente tosto”. Sul futuro: “Sono sfidante all'Ebu Silver dei pesi massimi (una sorta di semifinale europea, ndr), ma prima penso al match con Giustini, con umiltà e senza proclami”

Giustini, lo sfidante. “Vengo dal calcio fiorentino, amavo le risse. Ma la boxe mi ha trasformato in una persona migliore”

Più 'pugilistica' la storia di Giustini, anche lui 35 anni, fiorentino. Lo sfidante chiarisce subito: “La boxe ha rappresentato la classica svolta nella mia vita. Sono partito presto, a 11 anni, ma ho iniziato a fare sul serio quando ho incontrato il maestro Leonardo Turchi (ex campione d'Italia nonché sfidante al titolo europeo, ndr). Sono uno che viene dalla strada, una testa matta a cui piaceva tanto fare a botte. Mio padre Alessandro, detto il Pussi, è leggenda del calcio fiorentino. A San Frediano, da dove vengo, il calcio storico è religione. L'ho giocato anche io con situazioni collaterali, come quelle di uscire la sera e fare a botte. Ora invece sono un eremita, alle 9 e mezzo sono già a letto”.

Anche perché la mattina Giustini fa sempre delle alzatacce. Fa il macellaio in una bottega storica di Firenze: “Esco di casa alle 4,30 la mattina, alle 5 sono al lavoro. Alle 15 finisco, e poi sotto con gli allenamenti”. Ha più vittorie prima del limite rispetto al campione (6 su 16 vittorie), ma anche 3 sconfitte, E' stato già campione d'Italia, titolo conquistato contro D'Adamo, ironia della sorte un altro pugile di Cassino. Si definisce tecnico come il suo avversario (“Ali e attualmente Usyk le mie ispirazioni”). Combatterà davanti ai suoi tifosi: “Il match è organizzato da Rosanna Conti Cavini, ma se siamo riusciti a combattere in casa lo devo anche e molto ai tanti sponsor che hanno contribuito. A proposito, faccio un appello ai miei tifosi. Venite numerosi, non mi lasciate solo”. Una compagnia e tre figli: “Dodici, 7 e un anno. I primi dovuti per ora sono attratti dal calcio, spero possano deviare sul pugilato che è molto più educativo”. E per Cardillo nessun messaggio da 'ragazzo di strada': “Non faccio mai il passo più lungo della gamba, sono molto scaramantico e preferisco parlare a fatti compiuti”. Prima del titolo italiano, gli utenti di Repubblica potranno assistere a un due match di sottoclou, entrambi sui 6 round: Thomas vs White per i pesi piuma e Bachi vs Stojanovic per i mediomassimi.



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