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Castro e Samardzic, sono due gioielli: il Bologna resta in 10, l’Atalanta lo riprende nel finale


Una gemma del serbo sigla il pareggio dopo il vantaggio rossoblù in avvio di ripresa. Espulso Lucumi

Giorgio Burreddu

28 settembre – 22:53 – BOLOGNA

Sul più bello, quando la fine sembrava già scritta, spunta il gioiello di Samardzic, un sinistro impeccabile e implacabile. Che inchioda il Bologna, ovviamente. La squadra di Italiano deve arrendersi al pari poco prima dei titoli di coda. Bologna-Atalanta è dunque un 1-1 di cuore e tempesta. Tutto da vivere. Rossoblù capaci di andare in vantaggio con Santi Castro, al terzo gol in tre partite. La prima vittoria al Dall'Ara pareva scritta per gli Italiano boys. Invece no. Con la Dea il destino te lo devi costruire. E nel finale, con il Bologna in dieci per l'espulsione di Lucumi, l'assalto nerazzurro è fatele. Prima un palo, poi un gol: Samardzic è decisivo. Il Bologna del no turnover adesso se la vedrà contro il Liverpool ad Anfield. L'Atalanta sotto con lo Shakhtar.

BUONA BOLOGNA

Capito come gestire il pallone e la pressione, e anche se la strada è lunga per risplendere, questo Bologna è reattivo, dinamico, concreto. Alla trama di passaggi nerazzurri, il solito copione di Gasp, i rossoblù rispondono con pressanti alto e falli tattici ben assestati (un po' troppo ingenuo quello di Freuler, ammonito dopo 20'' per un fallo su Bellanova). Tant'è che il primo acuto lo costruisce proprio il gruppo di Italiano: un colpo di testa di Castro improvviso, in area, ma troppo laterale e non letale (6'). La squadra prigioniera del fantasma di Thiago Motta comunque non c'è più, la metamorfosi italiana comincia a vedersi. Lykogiannis (ma anche Ndoye) è una spina nel fianco a destra. E così Orsolini a sinistra.

SAN LUKASZ

Proprio Orso, al 17', non sfrutta un rilancio di Posch che lo mette nelle condizioni di entrare in area. La difesa nerazzurra recupera e Orsolini non sfrutta l'attimo. Vendita dell'elettricità. E se le scelte tattiche di Italiano hanno un senso (tanti i lanci sugli esterni), vale di più l'imbucata di Freuler. Succede al 18', quando De Ketelaere aggira lo svizzero e trova il varco magico per Lookman. Ci vuole san Lukasz, Skorupski, per una deviazione magica e visionaria. Piccoli momenti di blackout per i rossoblù già visti nelle puntate precedenti di questo campionato. Tutto sommato, però, il primo tempo va avanti ad armi pari, una prima parte di gara più grintosa che avvincente. E tesa (all'intervallo Rapuano ne avrà ammoniti quattro). Intanto l'Atalanta perde Brescianini (problema muscolare) e Gasperini mette Samardzic.

SANTI CASTRO

Presagi di sventura o qualcosa del genere. Perché il Bologna di inizio ripresa è determinato e feroce. Persino concreto. Ne è prova il movimento latino di Santi Castro, una lamdopo una manciata di secondi, una conclusione di distrutto all'angolo e vantaggio rossoblù. Per l'argentino è il terzo gol nelle ultime tre di campionato. Bel Bologna, sì, ma per quanto? L'Atalanta risponde subito. De Ketelaere sguscia a Lucumi che lo stende in zona. Ci vuole il check del var per togliere il rigore (il fallo era iniziato fuori area) e tirare fuori il rosso per il colombiano. Bologna in dieci. Punizione. La batte Ederson, Lookman cerca l'angolino, il tiro sporco finisce sui piedi di Bellanova che colpisce la traversa, ma era fuorigioco. Insomma, l'Atalanta alza i giri. Italiano allora corre subito ai ripari richiamando Orsolini per mettere dentro un difensore, Casale. Dall'altra parte Gasperini sfodera nuovi potenziali goleador: Retegui e Cuadrado (fuori Kossounou e Bellanova) per un tridente vero.

PARI ATALANTA

La gara si spacca, e tutto può accedere. Castro abbandona la battaglia (da verificare le sue condizioni, dolore al polpaccio sinistro), tocca a Dallinga. Ma è l'Atalanta che ha in mano il gioco. E Samardzic comincia a svegliarsi, sarà lui l'uomo della svolta. Il Bologna, al massimo, può scagliare controffensive piene d'animo. Come quella sull'asse Ndoye-Dallinga quasi alla mezzora che serve ai rossoblù per rifiatare. Ma è lunga, ancora. E l'Atalanta è velenosa per colpire. Palle alte, lunghe, tagliate: il Bologna fa muro e respinge colpo su colpo. Uno della bella Samardzic colpisce un palo clamoroso. Per il Bologna sembra fatta. Invece è ancora Samardzic con un sinistro bello e impossibile a battere Skorupski e regalare il pari ai suoi.





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