Istruzione

Docente in Naspi e nuova supplenza breve, cosa fare? – Orizzonte Scuola Notizie


Cosa fare quando c'è da firmare un nuovo contratto di lavoro con la Naspi in corso? Ecco come sospenderla.

Per i supplenti, alla fine dell'incarico al 31 agosto, è possibile chiedere la Naspi, in attesa del prossimo contratto a tempo determinato. Cosa fare se, quando arriva, non si ha certezza che sarà lungo? Rispondiamo a una nostra lettrice che scrive:

Buongiorno sono un docente precaria che l'anno scolastico precedentemente ha avuto il 31/08 dall'11 settembre 2023, quindi ho richiesto la Naspi a partire dal 1 settembre di quest'anno. Ora tra le novità dell'interpello oggi mi hanno comunicato che mi hanno assegnato una cattedra (sostituzione di maternità) per 24 ore settimanali dal 23/09/2024 al 25/10/2024 che probabilmente si prolungherà fino al 20 dicembre 2024 però per ora è al 25/10/2024. Come mi devo comportare con la Naspi? La devo bloccare? Sospendere? Poi riavrò i mesi spettanti non usufruiti?

Naspi e nuova morbidezza

L'indennità di disoccupazione Naspi non si perde necessariamente con un nuovo lavoro.

La Naspi è sospesa d'ufficio in caso di nuovo contratto di durata non superiore a sei mesi, ma se l'importo ricavato dal nuovo impiego a scadenza non supera gli 8.500 euro e l'interessato comunica all'Inps il reddito annuo presunto, la Naspi potrebbe anche essere ridotto di importanza continuando ad essere pagato.

Nel suo caso, non essendo certo il proseguimento della supplenza le sconsiglio di continuare a percepire l'indennità visto che non può presumere il reddito da qui alla fine dell'anno.

Entro 30 giorni dall'inizio del nuovo rapporto di lavoro deve comunicare all'Inps la nuova attività. Nel suo caso deve inserire dati di inizio e dati di termine (al 25 ottobre). Se poi il contratto dovesse essere prorogato fino al 20 dicembre invierà una nuova comunicazione all'Inps. Una volta inviata la comunicazione ci penserà direttamente l'istituto a sospendere l'erogazione della Naspi.

Alla scadenza del contratto, l'Inps riprenderà regolarmente l'erogazione della Naspi rimanente e non fruttata.

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