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Neonati sepolti, parla il fidanzato di Chiara Petrolini: “Era una maschera, non avevamo rapporti protetti ma a me diceva che prendeva la pillola”


Chiara era normale, non cambiava mai né il corpo né i suoi atteggiamenti. Era una maschera. Noi non avevamo rapporti protetti, lei diceva che prendeva la pillola. Non abbiamo mai parlato di bambini, neanche per scherzare. Se li avesse voluti tenere non mi sarei tirato indietro”. A Le Iene parla per la prima volta il fidanzato di Chiara Petrolinipapà dei due neonati sepolti nel giardino della villetta di Traversetolo. E risponde alle domande che, ammette lui stesso, tutti si pongono: come è possibile che non si sia secondo nulla? Che ruolo ha avuto in questa tragica storia?

Ai microfoni di Alice Martinelli, inviata dalla trasmissione televisiva, il ragazzo racconta: “Vorrei dare una spiegazione a chi non se la dà. Il primo bacio (con Chiara, ndr) è stato in discoteca, oggi è come se fosse un ricordo sporcato. L'anno scorso, a settembre, quando ci siamo rimessi insieme mi sono tatuato sul polso il suo nome. Prima che succedesse tutta questa cosa, nella relazione, lo str***o ero io, e lei quella che mi riportava sempre sulla strada giusta. Riusciva a tenermi dritto, davvero. Quello che ha fatto va contro la persona che era per me. Proprio l'esatto opposto di quello che è ora. Io per lei avrei fatto di tutto. Pensi che magari hai trovato la persona giusta, quella che ti cambia, poi, da un momento all'altro si trasforma nella persona che potrebbe rovinarti tutta la vita. E questo è stato quello che veramente mi ha fatto più male di tutto”.

Poi, scende nel dettaglio: “Tra il primo e il secondo bambino c'è stato un anno di stop, fino a che mi ha chiesto di rivederla, e io ci sono cascato un'altra volta. Però, allo stesso tempo penso che se non ci fossi mai cascato probabilmente non si sarebbe saputo nulla del primo bambino. La domanda che si fanno tutti è: “Ma come fai a non accorgertene?”, lei era normalenon cambiava mai. Dal giorno che ci siamo fidanzati fino all'ultimo non l'ho mai vista cambiata, non l'ho mai vista star male. Non si notava nullané il seno, né la pancia, né il corpo, niente di niente. Neanche nei suoi atteggiamenti. Io immagino che all'ottavo, al nono mese avesse più paura che si potesse vedere la cosa o che comunque si potesse notare qualcosa, ma non notavi niente. Cambi d'umore? Era una maschera”.

E, ancora: “Mi sono rivisto tutto quello che ha detto, ho ristudiato tutto e non torna ancora. Non riesco a spiegarmi come sia successo. Non avevamo rapporti protetti, lei diceva che prendeva la pillola, lo diceva a me e lo diceva alle sue amiche. Poi, pian piano, ha cominciato a dire alle sue amiche che non la prendeva più, ma non a me”.

Il ragazzo racconta cosa è accaduta al primo ritrovamento di un neonato morto e sepolto nel giardino della villetta: “Il giorno che hanno trovato il primo bambino mi ha mandato un messaggio: 'Hanno trovato un bambino in casa mia. Siamo scioccati'. Per me era tutto strano, non lo collegavi a lei, non volevo entrare nel merito per non rovinarle la vacanza. Poi mi chiamano i carabinieri. Veramente brutto, non sai cosa fare perché sei consapevole di non aver fatto nulla, cioè, non sei stato tu a fare tutto ma c'entri, in qualche modo c'entri. Io all'inizio pensavo che la stessaro raccontando, non ci credevo. Tutt'ora fatico a realizzare”.

Sulla genitorialità, infine, dice: “Non abbiamo mai, neanche per scherzare, parlato di bambini. Non era nemmeno tra i miei piani ma se fosse successo me lo sarei tenuto. Secondo me perché l'ha fatto? Per il giudizio degli altri. Ci tenevamo al giudizio delle altre persone, infatti rigava dritto in tutto, non c'era mai una cosa fuori posto. Se lei li avesse voluti tenere io nsu mi sarei tirato indietro. Ora, su di lei, sono vuoto”.



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