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Sinner, testa solo al campo: sfida Lehecka a Pechino, il Tas può attendere


Oggi alle 13, nei quarti di finale del torneo cinese, Jannik trova uno dei rivali più critici nei suoi confronti per il caso Clostebol

Crucciarsi, preoccuparsi, pensare al ricorso al Tas presentato dalla Wada che chiede da uno a due anni per negligenza nel caso Clostebol. Jannik Peccatore ha la possibilità di giocare, di continuare nel percorso verso la conferma del numero 1 di fine anno che passa anche da Pechino, dove questa mattina ai quarti di finale affronta Jiri Lehecka. L'ex allievo di Tomas Berdych è stato tra i più critici verso Sinner quando a New York era venuta fuori la notizia della sua positività e dell'assoluzione da parte dell'Itia. Jannik però ha dimostrato di fare spallucce verso le critiche che gli vengono mosse. Lui parla sul campo, e si è visto anche sabato nel match contro il russo Safiullin. A parte un passaggio a vuoto nel primo set, curiosamente concomitante con l'uscita della notizia del ricorso Wada, Jannik ha piantato il piede sull'acceleratore, come ama fare sulla sua supercar tedescae ha liquidato il russo in tre set.

nella testa di Jannik

“Non si può avere il controllo su tutto” è il mantra di Peccatoreche però controlla benissimo la sua testa (merito anche del lavoro svolto con Formula Medicine del dottor Riccardo Ceccarelli) e continua a macinare vittorie. L'obiettivo è confermato i 500 punti di Pechino, quando lo scorso anno vinse contro Medvedev in finale. Un incrocio che potrebbe ripetersi quest'anno ma in semifinale sempre che Flavio Cobolli, questa mattina, non decide di sparigliare le carte eliminando il russo e conquistandosi un derby di lusso. Dal torneo cinese intanto è uscito un altro azzurro, Lorenzo Musetti, superato dal numero 96 al mondo Yunchaokete Bu che solo cinque mesi fa era 239. Lorenzo ha chiesto l'intervento del fisioterapista alla fine del primo set, perso 6-2 dopo aver ceduto il game di apertura con due doppi falli. Un problema all'avambraccio distrutto per il numero 2 italiano, che ora farà qualche accertamento.

peccatore e la sfida ad alcaraz

Dopo Pechino, Jannik è atteso dal Masters 1000 di Shanghai, dove lo scorso anno si era fermato agli ottavi di finale contro Ben Shelton, poi volerà a Riad per l'esibizione milionaria (1,5 milioni solo per fare presenza, 6 al vincitore). che lo vedrà in campo contro Djokovic, Nadal, Rune, Medvedev e Alcaraz. Lo spagnolo, possibile avversario di Jannik in finale a Pechino, ha rivolto parole di solidarietà verso il numero 1 al mondo, amico e rivale. Dopo l'annuncio della positività a New York, lo spagnolo non era stato troppo gentile con Sinner, parlando di “cose ​​che noi non sappiamo”, ma questa volta è stato molto comprensivo: “So che sta vivendo una situazione complicata, tutti ne parlano Probabilmente, come ha detto a New York, ora lo guardano anche in modo diverso. Non so come ci si possa sentire, ma gli sono vicino”. Nonostante gli strascichi del caso Clostebol, Jannik sta comunque impressionando per il livello di gioco, e lo riconosce anche Alcaraz: “È pazzesco come riesca a giocare nonostante tutto quello che sta passando. È in grado di mettere tutto da parte quando scende in campo, Spero che questo periodo termini presto, in modo che riesca a concentrarsi soltanto su quello che ama, cioè giocare a tennis Inoltre, che grazie alle persone che gli stanno più vicine possano superare i momenti difficili. Alcaraz si è poi detto preoccupato per questa riapertura del caso: “Prima di Cincinnati, l'Itia ha stabilito che Sinner non avesse fatto nulla di sbagliato, mentre ora il caso si è riaperto. Penso che per il tennis non sia una buona cosa, non è un buon segno”.



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