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Snow Patrol – The Forest Is The Path


Ormai gli Pattuglia della neve ci hanno abituato ad attese così lunghe tra un album e l'altro tuttavia, in questa circostanza – a differenza di quanto accaduto invece con il precedente “selvaggia” dove la lunga attesa era stata determinata da una serie di problemi personali che avevano afflitto il frontman Gary Corpo leggero – non sembra essere una questione creativa della band scozzese/nordirlandese.

Credito: Tom Barba

In effetti, nel caso “The Forest Is The Path”, anche qui in maniera differente rispetto al precedente disco, la band ha saputo reinterpretarsi dirigendosi verso un Umore fresco e rinvigorito. L'uscita dei singoli dal piglio decisamente papavero “The Beginning”, scritto dalla band durante un viaggio nel Somerset, “This Is The Sound Of Your Voice” e l'ultimo “All”, in testa alla tracklist e dotato del classico ritornello da arena, hanno segnato un graditissimo ritorno di una band che nel corso della loro trentennale carriera ha avuto il merito di collezionare meritati successi, seppur a volte indipendente da un montagne russe nello mondo dello spettacolo che conta.

Nelle nuove dodici tracce emergono plasticamente la voglia del trio capitanato da Gary Corpo leggeroinsieme a Nathan Connolly e Johnny McDaiddi guardarsi dentro di sé in un clima di autoriflessione e introspezione per rimarginare pregresse ferite attraverso musica e parole dense d'amore.

Non ho avuto una relazione per molto tempo, 10 anni o più, quindi l'amore a distanza per me significava il modo in cui una relazione si trova nella tua memoria da una distanza di, diciamo, 10 anni. Non è qualcosa a cui avevo pensato in precedenza per scrivere sull'amore. Quindi è come se, quando sei innamorato, ti trovi nell'atrio dell'Empire State Building. Quando hai rotto con quella persona, sei per strada. Puoi ancora vedere l'edificio, ma non ci sei più. E quando sono passati 10 anni, ora sei in piedi a Brooklyn a guardare lo skyline di Manhattan.

Prodotto da Fraser T Smith (Adele, Sam Smith, Craig David, The Kooks, Rita Ora, Nelly Furtado, Britney Spears, tra i tanti), “La foresta è il sentiero” vanta anche l'illustre collaborazione di Will ReynoldsRciao Kerr eTRoy Van Leeuwen dei Regine dell'età della pietra i quali hanno contribuito alla scrittura di alcuni brani dell'album che si suddividono in due parti.

La prima, più energica, nella quale si distinguono alcuni episodi orecchiabile dai ritornello accattivanti come i già citati singoli nonché “Hold Me In The Fire”, potente e avvolgente, e la successiva “Years That Fall”, dal umore anni ottantafino ad arrivare alle note malinconiche e cupe di “Never Really Tire”, che apre alla seconda parte del a figura intera caratterizzato invece da ballate intime e accorate, inaugurate da “These Lies”, che riportano alla memoria le colpo “Chasing Cars” e “You Could Be Happy” contenuti in quel magnifico “Eyes Open” del 2006.

Davvero bello e appagante quindi farsi trasportare dalle note acustiche delle bellissime “Talking About Hope” o “What If Nothing Breaks?”, mentre un climax quasi orchestrale della traccia del titolo conclusiva mette la parola fine, almeno per il momento, al ritorno sincero e piacevole della band di base a Glasgow.



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