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I russi hanno rotto il fronte a Donetsk: le truppe di Mosca issano la bandiera a Vuhledar




Le truppe di Mosca hanno rotto il fronte nel Donbass meridionale entrando nel centro di Vuhledar, roccaforte ucraina pesantemente fortificata ora posta al centro di una “manovra a tenaglia” che rischia di costringere le truppe ucraine a una strenua difesa su tre lati o alla resa. A riportare la situazione definita come “critico” è stato il governatore militare della regione di Donetsk, Vadim Filashkin.

La situazione della città è stata riportata come”estremamente difficile” alla televisione ucraina, mentre su Telegram i propagandisti militari russi stanno diffondendo i primi video che mostrano personale militare russo impegnato a issare e sventolare bandiere russe in diverse zone della città fortificata di Vuhledar per segnare il successo dell'avanzata e sortire un effetto psicologico sui difensori. A cui sarebbe rimasto, secondo riportato quando da fonti dirette, una sola via di fuga per ripiegare su altre posizioni. In caso contrario, si rimarrebbero in accerchiati e costretti alla resa oa un combattimento fino all'ultimo uomo. Una dinamica che ha già dimostrato le sue conseguenze, sopratutto nelle repubbliche separatiste contese da russofili e ucraini.

Le bandiere della Federazione Russa sono state issate nelle parti orientale, settentrionale, occidentale e centrale della città considerata uno snodo strategico del Donbasse il ministero della Difesa russo non ha annunciato “ufficialmente” la cattura della città sebbene secondo quanto riportato da alcuni profili Telegram “le truppe ucraine sono ancora presenti in alcune parti Vuhledar“.

Per quasi tre anni la città di Vuhledar è stata una delle principali basi della difesa dell'Ucraina nel Donbass meridionale. La sua importanza strategica si fonda sulla sua posizione rialzata che la pone esattamente all'incrocio dei due fronti principaliquello dell'Ucraina orientale e quello meridionale, offrendo alle forze ucraine la possibilità di colpire le linee di approvvigionamento stabilite da Mosca.

Solo alla fine di settembre le truppe russe, in precedenza premuroso “immobili” sulle loro posizioni, e sempre respinti in ogni tentativo d'assalto lanciato da gennaio 2023 a oggi, hanno mosso con successo sui tre fianchi fino a circondare completamente la città che vede i suoi sobborghi disseminati di relitti di tank e corazzati distrutti dal tiro dell' combattenti.

Sul piano strategico la perdita di Vuhledar complicherebbe la difesa di Pokrovsk e comporterebbe un rafforzamento delle linee di

rifornimento russe a danno di tutto il settore difeso dagli Ucraini che attualmente stanno impegnando le loro truppe migliori per mantenere le loro teste di ponte conquistate nel territorio russo un Kursk.



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