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«Mio figlio mi critica costantemente per il mio aspetto fisico, e questo mi spezza il cuore»



Il mio secondogenito (sette anni) è un fiume di critiche.

Mamma sei grassa, mamma sei mollepersino: mamma hai delle brutte unghie dei piedi. So che farà sorridere, e devo dire che il più delle volte fa lo stesso effetto anche a me, ma mi chiedo: questa non dovrebbe essere l'età in cui i maschietti ti “venerano”?

Lui è legatissimo al papàcon cui io diverse volte discuto per cose qualsiasi ma che mi fanno parecchio innervosire, soprattutto nei modi e nei toni (poi mi passa in fretta). Non vorrei che fosse il suo modo per esprimere deluso.

L'altro giorno mi ha anche detto: “Tu e Bianca – la sorella più grande – critica sempre i maschi!” Non posso dire di no.

MARIA

Risposta di Alberto Pellai

– Cara Maria,

Sembra che nella vostra famiglia si sia delineata una situazione che vi ha portato a dividervi in ​​due squadre: i maschi da una parte e le femmine dall'altra. Quelle due squadre stanno ora giocando il loro campionato e la squadra delle femmine, al momento, sembra in testa.

Il tuo bambinoperciò, vede la sua squadra non solo a rischio di sconfitta, ma addirittura di soccombere a causa del frequente malcontento con cui la mamma scende in campo. Da come ti racconti, sembra che tu stessa a volte ti renda conto di esagerare – almeno un po' – con le critiche a scena aperta e a voce alta.

Ecco, perciò, che il tuo bambino sente forte la necessità di rimettere la palla al centro e cerca di portare a casa il gol del pareggio.

Per fare questo, cosa può dire a quella mamma brontolona? Quelle cose che tu stessa hai scritto nella tua mail: ovvero critiche che in nessun modo mettono in discussione l'affetto e la vicinanza protettiva, bensì l'aspetto estetico. Forse tu stessa, in alcuni momenti, hai detto a voce alta di avere questo tallone d'Achille, di sentirti molle oppure di sentirti con un chilo di troppo.

Lui ha preso mentalmente gli appunti relativi alle tue autocritiche e te le ripropone non con lo scopo di offenderti, bensì con l'obiettivo di far notare a quella mamma che critica tanto il capitano della sua squadra (ovvero il papà) che anche lei non è immune da qualche piccolo difetto.

Ti consiglieri di ridurre i commenti a voce alta verso il papà quando i tuoi figli sono presenti. Probabilmente nel tuo bambino si crea un senso di debolezza o fragilità.

Rinforza il dialogo con tuo marito e se devi aiutarlo a diventare consapevole di qualche limite o mancanza, non farlo di fronte ai bambini, ma regalatevi ogni settimana un'ora in cui vi confrontate sulle sfide educative e sui reciproci ruoli.

Leggi Il metodo Buon Dentro di B. Kennedy (Mondadori) che fornisce molti spunti per comprendere le reazioni dei bambini che a volte lasciano noi genitori disorientati.





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