Studentessa decide di farla finita. La rettrice dell'Università di Venezia ai giovani: “Non abbiate paura di condividere vostre fragilità chiedendo aiuto” – Orizzonte Scuola Notizie
La rettrice dell'Università Ca' Foscari di Venezia, Tiziana Lippiello, ha rivolto un messaggio ai suoi studenti esortandoli a condividere le proprie difficoltà ea cercare aiuto nei momenti più bui. Le sue parole – come riporta il Corriere della Sera – sono state pronunciate in seguito alla tragica scomparsa di una studentessa ventenne, che si è tolta la vita gettandosi in laguna. La giovane, di origini straniere e al primo anno di università, aveva lasciato il suo paese d'origine per studiare a Venezia, un sogno interrotto da questo tragico gesto. Prima di compiere l'atto, aveva lasciato una lettera indirizzata alla nonna e alla sua coinquilina.
La richiesta della rettrice: «Aiutateci a capire come sostenervi»
Nella lettera lasciata dalla studentessa, si accenna a difficoltà legata al rilascio dei documenti necessari per il soggiorno in Italia per motivi di studio. La rettrice Lippiello ha espresso il suo dolore per la solitudine che la ragazza potrebbe aver vissuto e ha sollecitato gli studenti a indicare come l'università possa essere di maggiore supporto. Ha chiesto aiuto per comprendere come migliorare la presenza ei servizi offerti dall'ateneo, con l'obiettivo di essere più vicini a chi attraversa momenti difficili.
Gli studenti chiedono più supporto psicologico
In risposta, gli studenti di Ca' Foscari, tramite il senatore accademico Elia Emanuele Pizzato, hanno evidenziato la necessità di potenziare il centro di ascolto psicologico dell'università, che spesso non riesce a rispondere alle richieste per il numero elevato di casi. Pizzato ha sottolineato come il problema dei visti, che avrebbe complicato la vita della studentessa, rappresenta una questione che l'università dovrebbe affrontare con priorità, insieme a un rafforzamento dei servizi di supporto psicologico e di integrazione per gli studenti internazionali.
L'appello del sindacato per la salute mentale
Anche i rappresentanti sindacali della Cgil di Venezia si sono uniti alla discussione, suggerendo la necessità di creare una “mappa del benessere mentale” per gli studenti universitari. Secondo Daniele Giordano e Edina Kadic, segretari di Cgil e Flc Cgil Venezia, è indispensabile comprendere l'entità del problema per poterlo affrontare in maniera adeguata. Hanno inoltre sottolineato l'importanza di garantire un accesso facilitato ai servizi di salute mentale, specialmente per i giovani, che spesso faticano ad accedervi a causa di difficoltà economiche.
Aumento dei fondi per il bonus psicologo, ma non è sufficiente
L'aumento dei fondi destinati al bonus psicologo, portato a 12 milioni di euro, rappresenta un passo importante, ma secondoDavid Lazzaripresidente del Consiglio nazionale dell'Ordine degli Psicologi, questo intervento da solo non è sufficiente. Lazzari ha evidenziato la necessità di una rete pubblica di prevenzione che si basi sulla figura dello psicologo di base, oltre che su uno psicologo scolastico, per intercettare in modo precoce i problemi psicologici.
L'importanza dello psicologo di base
Secondo Lazzari, la medicina di famiglia svolge un ruolo cruciale nell'accogliere i problemi della popolazione, e quindi anche i bisogni psicologici devono essere affrontati in ambito territoriale. Lo psicologo di base potrebbe rappresentare il primo punto di contatto per chi necessita di supporto, integrando l'assistenza psicologica nei servizi di medicina generale.
Lo psicologo scolastico come risorsa per i giovani
Oltre alla prevenzione territoriale, Lazzari ha sottolineato l'importanza di intervenire anche nelle scuole. Il lavoro dello psicologo scolastico è considerato fondamentale per fornire ai giovani strumenti adeguati a fronteggiare il crescente malessere diffuso tra le nuove generazioni. Rafforzare la presenza di questa figura all'interno delle scuole potrebbe contribuire a una gestione precoce delle problematiche psicologiche nei ragazzi.
