Istruzione

Docente in trasferta a Bologna: “Con 1.500 euro non posso permettermi un appartamento. Dormo in un divano letto in cucina” – Orizzonte Scuola Notizie


Mario, insegnante di materie tecniche, sperava che il 2023 fosse l'anno della svolta: finalmente di ruolo e con un contratto a tempo indeterminato, pensava di poter affittare una casa tutta per sé. Invece no. Nonostante il nuovo contratto e uno stipendio di circa 1500 euro al mese – racconta a La Repubblica – il costo elevato degli affitti a Bologna gli impedisce di trovare un'abitazione.

Attualmente, Mario vive in un appartamento condiviso con un collega, dove dorme su un divano letto in cucina. Paga 240 euro al mese per la stanza condivisa, ma la sua sistemazione è diventata sempre più difficile da sopportare, soprattutto considerando che queste soluzioni sono normalmente riservate a chi si trova in situazioni di precariato.

Da circa cinque mesi, il professore ha iniziato a cercare un'abitazione per poter vivere da solo, ma i prezzi sono proibitivi. Gli affitti per i bilocali partono da 1200 euro al mese, mentre i monolocali arrivano a 800 euro, esclusi i costi aggiuntivi. Cercare nei paesi limitrofi non è stata la soluzione: anche lì i prezzi sono poco più bassi e i costi di trasporto aumentano a causa della distanza.

Il docente, originario di un piccolo paese vicino Benevento, si era trasferito a Bologna nel 2018 con l'obiettivo di portare con sé la moglie ei suoi due figli. La città emiliana, vista come accogliente e piena di opportunità, rappresentava per lui la speranza di costruire un futuro migliore per la sua famiglia. Tuttavia, l'aumento vertiginoso dei prezzi delle case ha complicato i suoi piani, tanto da fermare il trasferimento della moglie, che era pronta a cercare lavoro per stare vicino a lui.



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