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Thuram da impazzire: tripletta a un Torino in 10 dal 20′ e l’Inter si prende il 2° posto in classifica


Protagonista assoluto il francese che causa l'espulsione di Maripan e lancia i nerazzurri. Di Zapata (uscito nel finale in barella) e Vlasic i gol granata




Giornalista

5 ottobre 2024 (modifica alle 22:46) -SAN SIRO

Marcus Thuram prende l'ascensore, sale fino al terzo anello e accompagna l'Inter al secondo posto con un paio di incornate e una zampata da numero nove. È la prima tripletta con l'Inter. La seconda in carriera dopo i tre schiaffi in Coppa di Germania nel 2022. Quando segna Tikus l'Inter non perde: 3-2 al Torino. E fa tutto lui. Prima provoca l'espulsione di Maripan, poi segna due gol simili saltando più in alto di tutti e infine cala il tris andando a pungere Milinkovic con un gol da punta vera, arpionando i tre punti che proiettano l'Inter a -2 dal Napoli. La nota stonata del Torino è l'infortunio al ginocchio di Duvan Zapata, uscito in barella con le mani sul volto a cinque minuti dalla fine. Un ko pesantissimo.

certezze

Nello zaino di Inzaghi c'è spazio per le certezze. Un Calhanoglu da dividi et impera, un Dimarco sforna cross, i due gol di Thuram, la costruzione da sinistra e la verve offensiva di Acerbi, il fedelissimo, capace di sfornare l'assist per la seconda firma di Tikus. Due gli appunti da mostrare al gruppo nella ripresa di lunedì: il primo riguarda Bisseck, partito titolare al posto di Pavard e sostituito all'intervallo. Sua la colpa in occasione del 2-1 del Toro. La seconda è Frattesi, che spesso, quando parte dall'inizio, si ritrova imbrigliato in quel vortice chiamato costruzione. Spesso lo condiziona. L'ex Sassuolo non accorcia, ma si butta subito in avanti, e questo costringe l'Inter a costruire da sinistra. Insomma, da rivedere. E il Toro? Parte bene, ordinato, bramoso di strappare l'impresa a San Siro e confermare quanto di buono visto in queste prime sei giornate, ma il rosso diretto di Maripan al 20' – gamba tesa su Thuram rivista dal Var – costringe lo squalificato Vanoli (in tribuna) a cambiare lo spartito. Espulso. Curiosità: in tribuna c'era Zamorano, suo connazionale.

Marco

Il primo gol è il manifesto di una costruzione ragionata. Uno di quegli automatismi a cui si affida l'Inter. Al 25' Bastoni raccoglie la sfera dopo un fraseggio partito da destra e trova Thuram in mezzo all'area. Il francese salta tra Coco e Pedersen e infila Milinkovic all'angolino. Primo gol. A questo punto Godinho – il vice di Vanoli in panchina – manda in campo Masina al posto di Adams, ma l'Inter pressa. Azzanna. E costruisce il secondo gol dalla sinistra: Dimarco si abbassa, Bastoni inventa e Acerbi – a mo' di ala – trova Thuram in mezzo. Doppietta. Neanche il tempo di chinare la testa per appuntarsi quanto accaduto che il Torino pareggia con Zapata, bravo ad arpionare un pallone vagante ea pungere Sommer con il sinistro. Qui l'errore è di Bisseck, troppo leggero in fase di disimpegno. Gli costerà la sostituzione.

zapata ko

L'Inter rispetta il copione di una squadra con l'uomo in più: affonda e cerca il terzo gol. A calare il tris è Thuram, l'asso nerazzurro, bravo a raccogliere una corta respinta di Milinkovic su un colpo di testa di Lautaro ea scavalcarlo da due passi (60'). Menzione speciale per Bastoni, spintosi in avanti a mo' di ala. Come Acerbi nel primo tempo. Suo il cross decisivo che innesca il 3-1. Il francese esce per un piccolo problema fisico al 67' – solo una contusione – prendendo gli applausi della nord: “Siam venuti fin qua, per veder segnare Thuram”. Li ha accontentanti: tripletta. Il Toro, comunque, ha provato a rialzare la testa con il rigore realizzato da Vlasic per un fallo di Calhanoglu su Masina (86'), ma ha perso Zapata per un infortunio al ginocchio. Il colombiano ha avuto la peggio dopo uno scontro con Acerbi e ha lasciato il campo in barella con le mani sul volto. I tifosi dell'Inter gli hanno riservato applausi di incoraggiamento. Sportività.





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