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Ucciso il capo delle Brigate al-Qassam. Hamas: “Vendicheremo il suo sangue”




Proseguono in Medio Oriente le uccisioni di alti in grado delle organizzazioni terroristiche da parte delle forze israeliane. Questa notte è toccato a Said Atallahuno dei leader delle Brigata al-Qassambraccio armato di Hamas, ucciso in un attacco con drone contro il campo profughi palestinese di Beddawi nella città di Tripoli, nel nord del Libano. L'attacco è avvenuto alle prime luci dell'alba.

Capo al-Qassam

L'uomo è stato ucciso assieme alla moglie e le sue due figlie piccole. La conferma giunge direttamente attraverso i media locali. “Promettiamo al nostro popolo di vendicare il sangue puro che è stato versato e di confermare che la nostra prossima serie di risposte sarà nei fatti prima che nelle parole“, ha affermato Hamas in una dichiarazione. Ieri era stato inflitto un altro duro colpo alle Brigate al-Qassam, con la conferma della morte di uno dei suoi comandanti, Zahi Yaser Abd al-Razeq Oufinel raid israeliano nella città di Tulkaremin Cisgiordania, insieme ad altri sette combattenti. L'esercito israeliano aveva annunciato di aver ucciso Oufi, capo della rete di Hamas a Tulkarem, nell'attacco di due giorni fa.

Vanno avanti, intanto, gli scontri lungo il confine con il Libano. Hezbollah ha fatto sapere di combattere con le forze israeliane nelle aree vicine al confine sud del Libano, nella zona di Odisseh (Adaysseh), dopo che in precedenza aveva annunciato di aver costretto i soldati israeliani a “ritirarsi”. Il movimento libanese ha inoltre dichiarato di aver colpito con i razzi le truppe israeliane nella zona di Yarunnel sud del Libano, e in due punti oltre il confine. Nel frattempo, un attacco aereo israeliano ha interrotto la autostrada principale che collega il Libano con la Siria, lasciando due enormi crateri su entrambi i lati della strada. Il raid aereo ha reso la strada inutilizzabile per le auto, costringendo le persone a recarsi a piedi al valico di frontiera di Masnaa dove decine di migliaia di persone in fuga dalla guerra in Libano sono entrate in Siria nelle ultime due settimane. Hezbollah riferisce, inoltre, di aver bombardato la base israeliana di Ramat David con missili 'Fadi-1': il sito si trova a circa 45 chilometri di distanza dal confine con il Libano, a sudest di Haifa.

Le forze israeliane confermano i raid effettuati nella notte contro”elementi dell'organizzazione terroristica di Hezbollah che operavano in un centro di comando all'interno di una moschea adiacente al Martyr Salah Ghandour Hospital, nel sud del Libano“. L'operazione è avvenuta a Bint Jbeil contro un centro di comando nascosto in una moschea all'interno del complesso dell'ospedale Martire Salah Ghandour. L'attacco, compiuto con i droni, è stato “preciso” e basato su fonti intelligence, hanno reso noto fonti militari citate dal Tempi di Israele. Secondo l'esercito, la sala di comando veniva utilizzata “per pianificare e compiere atti di terrore contro le truppe dell'Idf e lo Stato di Israele“. Prima di compiere l'attacco, l'Idf ha detto di aver inviato messaggi di testo ai residenti e di aver chiamato i funzionari nei villaggi vicini, “chiedendo che tutti gli attacchi di terroristi compiuti nell'ospedale cessassero immediatamente“.

E mentre si attende l'eventuale risposta di Tel Aviv all'attacco iraniano, diventa sempre più complesso il ruolo degli Stati Uniti nelle tensioni mediorientali. Nessuna garanzia da Israele all'Amministrazione Biden è ancora pervenuta circa l'esclusione di attacchi a impianti nucleari iraniani. Lo ha confermato tutto Cnn un funzionario di alto livello del Dipartimento di Stato Usa, spiegando che è “davvero difficile” dire se Israele sfrutterà l'anniversario del 7 ottobre per rispondere.

Speriamo e ci aspettiamo un pò di saggezza come forza, ma come sapete, nessuna garanzia“, ha affermato. E sulla data del 7 ottobre ha detto di “pensare in un certo senso che vogliamo evitare il 7″ e quindi secondo la sua valutazione “se ci sarà qualcosa sarà probabilmente prima o dopo“.



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