I 60 anni del Kennedy, la festa della Milano del baseball: dove tutto cominciò
C'era anche il Console americano all'evento concluso con l'amichevole contro Bologna. I piani per sviluppare il futuro dopo un grande passato
Giornata di festa al vecchio Kennedy di Milano: 60 anni per uno stadio non sono pochi, il Milano dei diamanti ha saputo vivere un'altra giornata di quelle da ricordare, con un'amichevole di lusso contro la Fortitudo Bologna (vinta per la cronaca 10 -5), con la partecipazione anche di alcuni giocatori di Senago, Crocetta e Collecchio, con tati ragazzini del settore giovanile in campo nel pre-partita, con qualche vecchia gloria che su questo campo ha vinto tutto quello che c'era da vincere e addirittura con una banda, il Corpo musicale di Brenno Useria, ad allietare la giornata ai molti presenti sugli spalti. Una festa che parte dal passato, ma per guardare al futuro, perché nelle intenzioni del presidente Selmi e del suo staff, come nelle parole del presidente federale Andrea Marcon, c'è l'intenzione di continuare a lavorare per migliorare la struttura e cercare di adeguarla alle necessità di una squadra che possa restare stabilmente ad alto livello.
PROSPETTIVO
—
Evento aperto in mattinata da una tavola rotonda a cui sono intervenuti il presidente Marcon e l'assessore allo Sport del Municipio 7 Manuel Sciurba. Conferenza in cui Alessandro Selmi ha illustrato le linee guida delle prossime stagioni per cercare di rendere sempre più confortevole la frequentazione dell'impianto da parte degli appassionati che fortunatamente continuano ad aumentare, con tanti ragazzini e le loro famiglie. Impegno in questa direzione sostenuta dal Municipio 7 che spesso si trova a fare da intermediario tra le esigenze del nostro club e le disponibilità o le incomprensioni con l'Amministrazione comunale centrale. Andrea Marcon ha confermato l'impegno della federazione a continuare il lavoro fatto in questi anni” che può essere da esempio per molte altre realtà italiane. Un impegno che ho ereditato dalla presidenza precedente e che ho voluto mantenere con le stesse modalità che stiamo attuando per il Saini. Purtroppo dopo aver concluso il primo lotto, siamo in attesa che i nostri interlocutori concludano la loro parte per poter proseguire con gli altri lotti di nostra competenza È un peccato che questo impianto sia stato lasciato per tanti anni nelle conduzioni in cui l 'abbiamo trovato nel 2008, ma adesso quando si calca il terreno di gioco bisogna dire che ci si trova davanti ad un campo perfetto Purtroppo manca tutto il contorno e confidiamo di riuscire presto a sistemarlo, ma non mi nascondo che ci sono delle difficoltà. Abbiamo vinto il bando di Sport e periferie, ma non possiamo spendere i soldi perché non ci fanno iniziare i lavori Alla fine però una cosa deve essere chiara per tutti: Milano è centrale, non solo nel sistema del baseball italiano ma nel sistema Italia, e noi dobbiamo lavorare tutti insieme per recuperarla. I risultati del baseball e del softball a Milano sono sotto gli occhi di tutti, così come quelli del baseball per ciechi, ma vi faccio un esempio banale: il prossimo anno la nazionale dovrà affrontare le qualificazioni europee e Milano sarebbe stata ottimale anche dal punto di vista logistica, ma non possiamo farlo perché l'impianto non è ancora utilizzabile. Purtroppo la voglia di fare c'è, le possibilità anche, ma tanti problemi tecnici e burocratici ci tarpano le ali. Il progetto che abbiamo messo in piedi potrebbe fare storia: il contratto tra Federazione, Comune di Milano e Milano '46 come gestore per conto della Fibs è qualcosa che deve essere portato ad esempio a livello italiano, ve lo posso garantire. Ci sono tutte le condizioni per poterlo realizzare: cerchiamo di arrivare fino in fondo, perché se dovessi essere rieletto mi piacerebbe lasciare alla federazione un progetto Kennedy portato a compimento e vedere qui Mike Piazza ei suoi ragazzi a festeggiare il ritorno della nazionale nella casa del baseball italiano”.
CERIMONIA
—
Alle 14 poi si è svolta una breve cerimonia davanti all'effigie di John Kennedy per ricordare l'inaugurazione di 60 anni fa, alla presenza anche del Console culturale degli Stati Uniti a Milano Yoon Nam (che sfoggiava una casacca dei Dodgers), della presidente del Consiglio Comunale Elena Buscemi, che ha garantito l'impegno del Comune ed ha ringraziato il Milano '46 per quanto sta facendo, oltre che della presidente del Municipio 7 Silvia Fossati. Poi la foto celebrativa delle due squadre sotto la targa, proprio dove aveva posato la Nazionale ai campionati europei del '64, il via alla partita e il gran finale di due giorni di festeggiamenti.
Gazzetta dello Sport
© RIPRODUZIONE RISERVATA